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Torre Maura Torre Spaccata / Viale dei Romanisti

Profilattici e siringhe sporche, il parco di Torre Spaccata è diventato "terra di nessuno"

Si trova all'incrocio tra viale Togliatti e viale dei Romanisti. Tra siringhe, preservativi e nomadi che usano la fontanella per lavarsi. Ecco le richieste del comitato

Si sono avvicendate amministrazioni e promesse ma a Torre Spaccata non è cambiato nulla. Anzi. Il parco situato all’incrocio tra viale dei Romanisti e viale Togliatti ha continuato a sprofondare nel degrado, un degrado che si è connotato di disagi sempre più forti.

E mentre i residenti del quartiere si sono allontanati dal parco, fino quasi a non frequentarlo più tranne che per recarsi all’area cani in pieno giorno, c’è chi ha iniziato a considerare questa “terra di nessuno” come casa propria. Già perché qui all’interno del parco sono stati ritrovati profilattici usati e siringhe sporche.

“Da qualche tempo all’interno del parco si verifica anche il fenomeno della prostituzione” ha commentato Bruno di Venuta del comitato di quartiere Torre Spaccata”. Così ha spiegato: “Nei giorni scorsi, con un gruppo di condomini abbiamo perlustrato il parco, abbiamo ritrovato siringhe sporche e preservativi”.  

Eppure è da tempo che il comitato ha presentato istante all’amministrazione per fare in modo che nel parco venga ripristinato il decoro. “I residenti si stanno progressivamente allontanando dall’area, ormai la frequentano solo per portare a passeggio i cani”. All’interno dell’area anche una fontanella: “Questa – ha continuato Di Venuta – fa gola a molti nomadi che la utilizzano per lavarsi”.
Già durante lo scorso anno, con una manifestazione pacifica, comitato, residenti e condomini, hanno esposto il problema cercando di catalizzare l’attenzione dell’amministrazione, era l’era dell’ex presidente Scipioni ma anche la nuova amministrazione, pur essendone a conoscenza, non ha ancora effettuato interventi. “Di recente la commissione ambiente del Municipio ha effettuato un sopralluogo, ci è stato poi riferito che si sarebbe costituito un direttorio per fare una mappa del disagio e poi intervenire”, ha puntualizzato Di Venuta. Tutto questo accadeva a novembre.

Le richieste del comitato, del resto, non sono state eccessive: “Chiediamo solo che venga ripristinata l’illuminazione ai due lampioni presenti nel parco, che la rete di recinzione rotta in tre punti venga riparata, che gli alberi vengano potati così da non costituire più “nascondiglio” per gli abusivi” e che la fontanella venga chiusa – ha affermato. Ha poi concluso: "O manca la volontà politica o non c'è capacità amministrativa di risolvere il problema".

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