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Torre Maura Torre Spaccata / Via Filippo Tacconi

Dopo l'incendio a Calpurnia: "Il fuoco è da infami"

Parla Marco Marinelli, presidente dell'associazione Calpurnia che nei giorni scorsi ha subìto un incendio. Ad oggi la struttura è sotto sequestro per il corso delle indagini

Diversi furti, ruote delle auto tagliate, colla nelle serrature, infine, l'incendio. Un esposto dopo l'altro senza mai però tirare i remi in barca. Anzi. Sempre più determinati perché "facciamo cultura e abbiamo combattuto anche diverse battaglie". Dal 4 aprile i locali dell'associazione Calpurnia all'ex mercato coperto di Torre Spaccata sono sotto sequestro perchè, dopo l'incendio, c'è un'indagine in corso. E mentre le forze dell'ordine lavorano al caso, da Calpurnia nessun dubbio: "L'incendio è doloso". 

"Quando sei scomodo succede questo. Se non hai protezione di nessun tipo, quando arrivi a toccare i poteri forti, succede", commenta Marco Marinelli, presidente dell'associazione Calpurnia. Si riferisce all'incendio dello scorso 4 aprile, divampato dai locali della palestra e circoscritto grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine. Un gesto inatteso? "Il fuoco no, il fuoco non me lo aspettavo, è da infami, il fuoco non si ferma", aggiunge ancora. 

Marinelli racconta gli attimi concitati della notte del 4 aprile, quando è divampato l'incendio, ha con se delle foto ricavate dal sistema di allarme, per ora al vaglio degli inquirenti, istantanee che mostrano un uomo incappucciato con in mano una bottiglia. "Alle 23.35 è suonato l'allarme, sono stato avvisato dal guardiano e mi sono precipitato a Calpurnia - racconta - polizia e vigili del fuoco erano già sul posto e hanno evitato conseguenze ancora peggiori". 

Non si aspettava l'incendio ma è un gesto che non lo sorprende. "Abbiamo combattuto tante battaglie, a partire dal mercato". Così spiega: "C'è un mercato a parco Sisenna e c'è un mercato a via di Torre Maura, nella zona vicina alla nostra associazione, invece, il mercato non c'è". Continua: "Eppure qui c'è tanta gente anziana che non può andare a fare la spesa, abbiamo inoltrato delle richieste, quando ancora c'era la giunta Lorenzotti ma non hanno voluto, forse perché qualcuno non voleva ci fosse". In questi anni di lavoro, forse, Marinelli, ha lasciato più di qualche nemico. "Qualche mese fa ho dato lo sfratto ad un'associazione, sono andati via di mattina, la sera ho ritrovato il cancello divelto", commenta ancora. Sulla funzione di Calpurnia: "Qui facciamo cultura - e racconta - Romics, mostre, incontri, dibattiti, concerti, forse è troppo scomoda". 

Marinelli risponde anche al presidente del Municipio Roma VI, Marco Scipioni che all'indomani dell'incendio poneva l'accento sui controlli agli occupanti dell'ex mercato coperto, chiedendo controlli serrati: "E' inverosimile giustificare un attacco di questo tipo, in qualche modo ha dato una giustificazione a quello che è successo". Non si definisce un complottista ma dichiara: "Stranamente più poteri hanno avuto lo stesso obiettivo - e ricordando Pasolini, aggiunge - Io so chi tu sei però non ho le prove, però tu lo sai che io lo so". 

Su quello che Calpurnia ha subìto, Marinelli lo riassume con una metafora: "Siamo tutti dentro ad un labirinto che qualcuno ha creato per noi, c'è una strada da cui entri e poi se la segui esci, però - conclude - ci sono altre vie che portano in altre zone dove ci sono porte chiuse, vicoli ciechi, il nostro errore, forse, è stato prendere a picconate una di queste porte". 

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