Torre Maura: aperto 'Punto Luce', un nuovo centro di Save the Children

A Torre Maura nelle prossime settimane sorgerà un nuovo centro culturale "Punto luce" di Save The Children, grazie alla collaborazione tra l'Assessorato allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale e l'organizzazione. "Uno dei punti luce - dichiara Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia- Europa di Save the Children - sorgerà a Torre Maura, in un nuovo Centro polivalente, messo a disposizione per la realizzazione del progetto dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale, dove intendiamo far sorgere, in collaborazione con tutte le realtà locali, un polo di eccellenza per l’infanzia e l’adolescenza. Save the Children aprirà un secondo punto luce nel quartiere Ponte di Nona, nella periferia est della città, in collaborazione con le associazioni che già operano nel territorio". 

Il centro sarà aperto per bambini, adolescenti ma anche per i loro genitori. Il progetto si inserisce nella campagna "Illuminiamo il futuro" di Save The Children presentata da Paolo Masini  in cui era prevista l'attivazione di un centro in grado di offrire una pluralità educativa rivolta a tutte le fasce d'età in modo da agire da catalizzatore per delle risorse educative già presenti sul territorio. "Abbiamo scelto di 'illuminare' un quadrante importante, che va dall’Alessandrino fino a Tor Bella Monaca, e che per noi - dichiara l'assessore Masini - rappresenta una priorità anche per l’alto tasso di dispersione scolastica e le diverse forme di disagio giovanile che vi si riscontrano". 

Punto luce rappresenterà un luogo ricreativo e di aggregazione dedicato alla partecipazione attiva dei minori sul territorio, e coinvolgerà  le realtà associative del quartiere. "Abbiamo messo a disposizione di Save the Children il centro Walter Tobagi, per un progetto che avrà un forte impatto sul territorio: grazie alla collaborazione con l’Organizzazione - continua Masini - il nuovo centro rappresenterà un vero e proprio presidio socio educativo e di animazione culturale per l’infanzia e l’adolescenza, e coinvolgerà scuole, servizi sociali e le altre associazioni nel percorso per valorizzare e riqualificare questo quadrante di Roma e riattivare il suo tessuto socio-culturale. Facciamo un altro passo avanti per avvicinare le nostre periferie e migliorare la vita di chi vi abita e auspichiamo che questo modello di collaborazione tra società civile ed enti locali possa essere replicabile". 

All'interno saranno promosse le più diverse attività interessanti sia per bambini che per adolescenti, partendo dal sostegno scolastico o promozione alla lettura passando ad attività ricreative con giochi di gruppo e attività musicali fino a un insegnamento sul consapevole utilizzo di Internet ma anche di una corretta alimentazione.  

Per i genitori saranno messi a disposizioni sportelli di di orientamento legale, consulenze pedagogiche, consulenze pediatriche, educazione alla genitorialità. Un punto su cui insisterà molto il centro è il corretto utilizzi di Internet e delle nuove tecnologie, tema particolarmente caldo per le fascia di età che va dai 6 ai 16 anni. 

Con le attività che il centro porterà avanti si stima che possano essere raggiunti circa 400 minori  di cui 100 seguiti attraverso piani di aiuto individuali. Ogni contenuto dei piani sarà stabilito con bambino o dell’adolescente e degli adulti di riferimento. In alcuni casi sono previste le le copertura dei costi di iscrizione per corsi e attività sportive, per attività musicali, teatrali o di altro genere, la fornitura di materiale necessario per attività scolastiche ed extrascolastiche e addirittura la realizzazione di soggiorni estivi.