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Tor Bella Monaca Torre Angela / Via Amico Aspertini

Tor Bella Monaca: il parcheggio di via Aspertini è al buio: una rete di donne scrive alla sindaca

E' già in serbo un piano B se la sindaca non dovesse rispondere all'appello lanciato dalla rete di donne

“Una lettera per accendere la luce contro le intimidazioni nella periferia della Capitale”, a partire dal parcheggio pubblico di via Amico Aspertini a Tor Bella Monaca, nell’estremo lembo di terra a est della città dove da poco più di un anno è nata la prima e unica libreria: “Booklet Le Torri”, nei locali del centro commerciale. 

Senza illuminazione il parcheggio di via Amico Aspertini

Dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti a Centocelle, nel V Municipio, dove due locali in pochi giorni sono stati dati alle fiamme, il buio inizia a fare paura anche nel resto della città, soprattutto in un quartiere come Tor Bella Monaca dove nonostante la presenza di energie nuove che operano nel tessuto sociale, la criminalità gioca un ruolo tutt’altro che marginale. Una prova è rappresentata, infatti, dalle operazioni dei carabinieri effettuate nelle ultime settimane in via dell’Archeologia. A ridosso di via Aspertini, la strada che mette in collegamento via dell’Archeologia fino a diventare via del Fuoco Sacro si trovano attività commerciali, scuole (il liceo Amaldi, tra i fiori all’occhiello del quartiere) e servizi. La strada divide in due parte del quartiere, da un lato il municipio, dall’altro il centro. E proprio lungo la strada, di fronte alle “Torri” è ubicato un parcheggio completamente al buio.

La lettera alla sindaca e l'idea del crowfounding

“Il sistema di illuminazione è completamente assente, non guasto” ha detto al nostro giornale Alessandra Laterza, proprietaria della libreria che dopo aver diffuso sui social il timore di entrate nel parcheggio di sera, ha raccolto la solidarietà di un gruppo di donne fino a scrivere alla sindaca. “Dopo il mio post sono stati in tanti a scrivermi e in pochissimo tempo si è creata una rete di donne determinate e decise a vedere la risoluzione del problema – ha aggiunto – Abbiamo inviato una lettera alla sindaca insieme a Noi donne, Power and Gender, Andrea Catizone (per citarne alcune) per proporre di ripartire da qui, da uno dei tanti cuori feriti ma pulsanti del nostro tessuto sociale”. Non solo, la rete di donne si è detta disposta a collaborare per superare intoppi burocratici e anche economici lanciando, se la sindaca non dovesse rispondere in breve tempo, un crowfounding. 
 

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