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Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Via Giovanni Castano

Tor Bella Monaca, Muratore: “Sogno una casa famiglia per aiutare i genitori di disabili”

"Credo sia un caso isolato": il presidente dell'Associazione Onlus "Noi e Gli Altri" commenta così la notizia di una romana denunciata per aver lasciato due giorni chiusa in casa la figlia portatrice di handicap

"In 30 anni di attività nel sociale non ho mai visto una mamma di Tor Bella Monaca abbandonare una figlia o un figlio disabile in casa”: Paolo Muratore, presidente dell’Associazione Onlus Handicap “Noi e Gli Altri”, è rimasto sorpreso dalla notizia di cronaca in merito alla signora di 65 anni che ha rinchiuso per due giorni, nella propria abitazione, la figlia di 41, affetta da disturbi psichiatrici.

“Credo sia un caso isolato – commenta Muratore –. Se la madre è arrivata a compiere un gesto del genere, significa che i Servizi sociali, le cooperative e l’assistenza domiciliare del Municipio non hanno funzionato”.

L’ESPERIENZA DELLA MAMMA DI NESTA - “Diversi anni fa, la famiglia dell’ex calciatore della Lazio Alessandro Nesta frequentava l’associazione– racconta il presidente –: la sorella era una portatrice di handicap. La madre mi raccontava sempre che solo di notte riusciva a sbrigare le faccende domestiche e a farsi una doccia: di giorno infatti accudiva la ragazza, che riusciva a comunicare solo con gli occhi”.

IL PROGETTO DI UNA CASA FAMIGLIA - “Per tanti anni, ascoltando le necessità dei residenti e degli amici dell’associazione, ho coltivato un progetto – conclude Muratore–:  costruire una piccola casa famiglia, un mini appartamento, con la presenza di due operatori che si prendano cura, per poche ore, di disabili giovani e meno giovani. Così i genitori possono dedicare del tempo per le loro necessità, ad esempio per farsi un bagno o per andare dal parrucchiere”.

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