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Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Viale Duilio Cambellotti

Municipio VI, Fratelli d’Italia chiama l’opposizione a rapporto: “Mandiamo a casa i cinque stelle”

Nella mattina di giovedì è stata chiesta la calendarizzazione di un consiglio straordinario dalle opposizioni che presenteranno la mozione di sfiducia

A pesare più di tutto sull’operato del Movimento Cinque Stelle al sesto municipio, secondo Fratelli d’Italia, ci sono due circostanze, o forse meglio definirle due sconfitte, che proprio non possono essere sottaciute. La mancata chiusura del Tmb di Rocca Cencia (paventata fin dal 2016 per dicembre 2019) e la perdita considerevole di circa 48milioni di euro dal bilancio (fondi annunciati da Roma Capitale ma di fatto tagliati nel bilancio definitivo poco prima di Natale).

L’appello alle forze politiche del sesto municipio

“Il presidente Romanella è assente, la maggioranza a cinque stelle accetta supinamente quanto viene deciso dagli omologhi in Campidoglio senza batter ciglia, se avessero dignità consegnerebbero le loro dimissioni ma non è ancora successo”. A parlare è Nicola Franco, capogruppo di Fratelli d’Italia al municipio VI, che nella mattina di giovedì ha protocollato una richiesta di consiglio straordinario in cui verrà presentata la mozione di sfiducia al minisindaco. Prima però, il leader del partito della Meloni, ha chiamato a rapporto tutte le forze di opposizione e ha chiesto sostegno, in primis ai partiti di destra e centrodestra poi a tutti gli altri. “A Voi tutti chiedo di dimostrare non solo il coraggio a metterci la faccia in maniera unitaria, ma soprattutto il cuore per il bene del nostro Territorio. Non farlo sarebbe un peccato oltre che un imperdonabile errore” ha aggiunto Nicola Franco. 

La richiesta di dimissioni in consiglio straordinario

Il consiglio straordinario dovrà essere calendarizzato in quindici giorni, come da regolamento, e Fratelli d’Italia, in contrasto con la consuetudine che ne vede lo svolgimento di mattina (almeno alle Torri) ha chiesto che si svolga di pomeriggio per favorire la partecipazione dei cittadini. Durante quel giorno le opposizioni presenteranno la mozione di sfiducia in un documento condiviso con le loro firme. La votazione del documento dovrà però trovare consenso anche nella maggioranza per essere approvata, 5 voti (almeno). E benché l’ipotesi che un pentastellato possa votarla sia quantomeno remota, non si può dimenticare che tra le fila della maggioranza sono fin troppi i mal di pancia nascosti e i bocconi amari ingoiati, tra gelosie, battibecchi e dispettucci. Tutto sommato, l’esito della votazione potrebbe non essere così scontato. 
 

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