Dopo la presentazione della mozione di sfiducia al presidente del Municipio delle Torri, Marco Scipioni, proposta dal Pd di Migliore e sottoscritta dal Movimento Cinque Stelle e da altri consiglieri del gruppo misto, arrivano le prime discolpe. Le forze del centro destra, infatti, non hanno apposto la propria firma al documento. Così, in una nota, il consigliere Daniele Pinti, del Municipio VI esordisce: "In merito alle sterili critiche ed accuse che mi vengono imputate per non aver controfirmato la mozione di sfiducia promossa dal centrosinistra al presidente Scipioni, ci tengo a chiarire pubblicamente le mie scelte, per chi ancora non le avesse capite". 

MOTIVAZIONI DELLA MANCATA FIRMA -  "In primo luogo non ho alcuna intenzione di mettere il cappello ad un'imposizione del Pd romano, lo stesso che ha fatto fuori il sindaco Marino dopo avercelo propinato, nostro malgrado, per lunghi anni", spiega Pinti. Poi, continua: "L'idea di sfiduciare un presidente di un municipio a meno di sei mesi dalle elezioni capitoline e municipali è pura follia - Ancor di più se ci aggiungiamo che il territorio in questione è il VI Municipio, che già versa in condizioni penose, figuriamoci senza guida per mesi".

E su quanto fatto dai colleghi di consiglio, Pinti conclude: "Quando questi personaggi inizieranno a capire che è più importante garantire l'ordinaria amministrazione piuttosto che essere servi di partiti e logiche da prima repubblica, governare un municipio tornerà ad avere senso - infine -  La realtà è quella che si vive ogni giorno per strada nei quartieri e non nelle aule delle commissioni o nell'anticamera del consiglio municipale".