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Municipio VI, Romanella al giro di boa: intervista di metà mandato al presidente grillino

A Roma Today il bilancio di due anni e mezzo di governo del presidente Roberto Romanella

Tra le “promesse” più importanti fatte ai cittadini, figura senz’altro il superamento degli impianti di Rocca Cencia, anche nervo scoperto dell’intero territorio municipale. A due anni e mezzo dall’inizio del mandato, il presidente del Municipio VI, Roberto Romanella, stila un bilancio delle cose realizzate e accende i riflettori sui progetti futuri. Non manca una nota “polemica” nei confronti dell’amministrazione centrale e la parola d’ordine continua ad essere “decentramento”. Al giro di boa, il minisindaco ha elencato progetti e iniziative avvenute grazie ai protocolli d’intesa con università o bandi regionali, ha messo in evidenza la volontà di rendere “meno grigio” il Municipio. Fiori all’occhiello del mandato fino ad ora: il recupero del punto verde qualità a Ponte di Nona Vecchia, l’abbattimento delle liste di attesa nel sociale e la capacità di aver speso nei primi due anni quasi tutti i fondi a disposizione (98% e 99%). 

Iniziamo subito da un tasto dolente, la presenza dei rifiuti tra le strade del territorio e il fenomeno irreversibile, a quanto pare, dello sversamento dei rifiuti. 
La raccolta dei rifiuti avviene a macchia di leopardo, Ama dovrebbe chiedersi perché questo si verifica: perché in alcuni quartieri il ritiro è effettuato senza problemi e in altri no? È chiaro tuttavia che ci siano conformità urbanistica diverse a seconda della zona ma è necessario uno studio per comprenderne le dinamiche. Com’è altrettanto chiaro che i turni vengono saltati e che le informazioni al momento della consegna del kit non sia esaustive. 

E sullo sversamento dei rifiuti?
Sono molti gli evasori della Tari, a loro non vengono consegnati i kit e sversano rifiuti ovunque. Devo ringraziare la squadra dei Pics Ambiente per il lavoro degli ultimi giorni, hanno individuato trasgressori e mi aspetto uno scatto di reni dall’amministrazione centrali perché provveda a sanzioni amministrative rigide. 

Vi siete sobbarcati “l’onere” di essere tra i municipi pilota per il nuovo sistema di gestione dei rifiuti.
Sì, abbiamo pensato che se riusciamo a far funzionare la nuova raccolta al VI, territorio così esteso e frammentario, altrove dovrebbe essere più semplice.

Rocca Cencia. Per il Movimento Cinque Stelle una spina nel fianco se, facendo un passo indietro, torniamo al maggio del 2016 e alle promesse fatte in campagna elettorale. Verso quale direzione state andando?
In quella occasione dissi che come Municipio non avremmo avuto competenza ma che ci saremmo opposti con tutte le nostre forze all’ecomostro e così stiamo facendo. Gli input che ci arrivano dal territorio sono tanti, stiamo cercando di partecipare anche a livello regionale a tutti i tavoli aperti e dall’approvazione dell’atto per il superamento di Rocca Cencia avvenuto poco dopo il nostro insediamento non ci siamo mai fermati. 

Il superamento è un concetto abbastanza lontano, restiamo nell’immediato. Quali soluzioni potrebbero esserci?
Rocca Cencia non può farsi carico di tutta la trasferenza della città, i municipi devono individuare delle aree da adibire alla trasferenza, ovvero allo svuotamento temporaneo dei camion che hanno effettuato la raccolta prima di ricaricarla su altri camion per portarla altrove perché Rocca Cencia non può essere la discarica di Roma. Speriamo che in due mesi questo passo in avanti venga compiuto, altrimenti alzeremo ancora di più la voce.  

Sulla regolarità degli appalti e delle assegnazioni?
Da quando ci siamo noi non si fanno più affidamenti diretti a meno che non siamo “alla canna del gas” in situazioni di emergenza come l’intervento immediato di un auto espurgo. Ecco, di questo siamo molto orgogliosi. 

Restiamo nell’ambito della salvaguardia all’ambiente. Attualmente in carico al municipio ci sono solo due parchi (parco Santarelli e parco dei Gelsi), a quale destino sono designati tutti gli altri?
Stiamo lavorando per acquisirne il più possibile in un’ottica di decentramento almeno per quanto riguarda il verde. 

Il decentramento amministrativo. È tra i primi obiettivi che si viete proposti. A che punto siamo?
Continuiamo a chiederlo da almeno un anno e mezzo. Abbiamo capito che quando gli appalti sono gestiti da noi gli interventi avvengono in maniera più rapida. Penso al ripristino delle condizioni strutturali del palazzo di via dell’Usignolo a Torre Maura in meno di un mese, devastato a seguito dell’incendio.

Manutenzione delle case edilizia residenziale pubblica. Cosa è stato fatto e cosa si sta facendo?
Fino al febbraio dello scorso anno abbiamo messo in atto circa 350 interventi sia sul nostro territorio che fuori dal Municipio. Attualmente abbiamo una disponibilità necessaria solo per le emergenze, tutto il resto è in capo alla Dipartimento Patrimonio.  

Un risultato di cui andate molto fieri è il recupero del Punto Verde Qualità a Ponte di Nona. Che cosa diventeranno i locali?
Sì, siamo molto soddisfatti: dopo anni di abbandono e degrado possiamo utilizzare questi locali per realizzare la sede dell’Ama municipale. Non solo, abbiamo provveduto al ripristino della recinzione intorno alla scuola e stiamo lavorando per la messa in funzione del piano superiore già dal prossimo anno. In cantiere anche l’idea di realizzare un caffè museo.

Tra gli interventi urbanistici, il rifacimento di alcune strade e l’installazione di due semafori importanti: in viale Cambellotti e in via dell’Aquila reale. Quanti fondi avete a disposizione per quest’anno e cosa farete?
Su via dell’Archeologia abbiamo effettuato interventi importanti e molto mirati, abbiamo scavato fino a 30 centimetri per creare un regolare strato di asfalto per evitare che la strada si deteriori in tempi brevi, ci siamo riusciti dopo vent’anni di assenza di manutenzione. Tra glia ltri anche viale Cambellotti, un tratto di via Polense e via di Torrenova. Nel nostro municipio ci sono 1600 strade per un totale di 6000km e alcune sono di competenza dipartimentale perché “grande viabilità”. Ma il buco manutentivo che hanno dichiarato ci costringe in un certo senso a farci carico anche di queste ultime strade e in cassa abbiamo due milioni di euro scarsi che ci servirebbero per la manutenzione ordinaria. 

Sono stati siglati importanti accordi che hanno sbloccato iniziative culturali importanti. 
Grazie alle partecipazioni esterne, agli accordi quadro con l’università, con lìagenzia spaziale italiana, e Biblioteche di Roma abbiamo realizzato grandi momenti e tanti altri ne faremo. Tra tutto, vogliamo anche provare a dare colore al grigio del Municipio stesso grazie all’intervento di writers. Stiamo lavorando anche per la riqualificazione dell’arena antistante il municipio, nei pressi del teatro. 

Ultimo, ma non meno importante, il sociale. I vostri sforzi si sono mossi verso una direzione concreta. Può spiegare?
Ci siamo impegnati per l’abbattimento delle liste di attesa e siamo riusciti a far rientrare 140 assistiti nel 2017, a confermarli nel 2018. Ora stiamo lavorando per il buono casa nonostante abbia un peso non indifferente sul nostro bilancio. 

Cosa ci sarà nella seconda fase del suo mandato?
Abbiamo tante cose da fare ancora e continueremo a lavorare in maniera sempre più caparbia e tenace. 
 

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