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Sabato, 20 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Consiglieri espulsi nel VI municipio: "Mai successo prima"

Da una a quattro giornate di espulsione

Sono tre i consiglieri espulsi e censurati alle Torri. Valter Mastrangeli, Nicola Franco e Fabrizio Compagnone, rispettivamente capogruppo Lista Marchini, Fratelli d’Italia, presidente della commissione trasparenza e segretario PD. Ad ognuno un numero diverso di giornate: il consigliere più “irriverente” è Mastrangeli che porta a casa ben quattro giornate di “squalifica”. Abbiamo raggiunto i “censurati”, ecco i loro commenti.

"Espulso per la mia ironia"

“Ho avuto queste quattro giornate di squalifica per aver esercitato il mio ruolo di consigliere e per aver utilizzato gesti ironici per attirare l’attenzione su problematiche importanti del nostro territorio”, così Mastrangeli ha commentato il provvedimento adottato dal presidente del consiglio municipale. Su quanto fatto in consiglio ha precisato: “Ho portato il copertone di una macchina in consiglio per sottolineare una l’emergenza buche e per questo sono stato cacciato dall’aula – ha anticipato – questo documento non fermerà la mia azione anzi sarà intensificata”. Sul provvedimento ha commentato: “In tanti anni di battaglie importanti in questo municipio mai successa una cosa del genere, credo a questo punto che probabilmente il presidente del consiglio abbia problemi di personalità e che voglia affermarla attraverso questi atti ma non posso essere certo io il capro espiatorio”. E con ironia ha concluso: “Ora non ci sono dubbi, sono io il capo dell’opposizione lo si evince dal numero maggiore di giornate ottenute”.

"Secondo il regolamento non posso essere espulso"

Incredulità e rabbia per Nicola Franco che ha chiamato in causa il regolamento per dimostrare la sua “innocenza” e l’incongruità del provvedimento adottato nei suoi confronti. Al capogruppo del centro destra le giornate di espulsione sono due: “Sono tante le cose che non tornano – ha iniziato a spiegare Franco – innanzitutto io non sono mai stato allontanato dall’aula quindi già non è possibile espellermi, non sono mai stato convocato negli uffici di presidenza e quindi non mi sono mai potuto difendere”. E ancora indicando il regolamento ha commentato: “Questo iter avrebbero dovuto svolgersi entro cinque giorni dall’accadimento dei fatti, invece ne sono trascorsi sette”. Nicola Franco, presente nei locali di viale Cambellotti dal 1993 ha concluso: “Mai successa una cosa del genere, nemmeno quando abbiamo occupato il consiglio per un mese negli anni passati”.

"Una posizione autoritaria da parte del presidente del consiglio"

“Una posizione autoritaria da parte del presidente del consiglio”, è stato il commento di Fabrizio Compagnone, consigliere PD, presidente della commissione trasparenza e segretario territoriale. “E’ evidente una palese interpretazione del regolamento, approfondirò il caso per capire quali soluzioni adottare – ha puntualizzato – siamo stati accusati di aver generato tumulti ma si conosce il significato del termine?”. Infine Compagnone ha sottolineato: “Non partecipare al consiglio significa impedirmi di votare ordini del giorno ed esercitare il mio diritto di consigliere e quello per cui sono stato eletto”. Anche Compagnone ha dichiarato: “E’ la prima volta che avviene una cosa del genere”.

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