Ancora indignazione sul cantiere di via Aspertini: "Quel parco è di Marie Anne Erize"
Rabbia e indignazione da parte del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca: "L'area verde è stata promessa dal Municipio per l'intitolazione alla desaparecida"
Da qualche giorno, reti e bandoni sono stati posizionati all’interno dell’area verde di via Aspertini, in vista di un cantiere, proprio nei pressi degli uffici Asl di Tor Bella Monaca. Immediata la reazione della cittadinanza e dell’associazione culturale Sirio87 che ha definito la costruzione un “disagio ambientale”. A questo però, si aggiunge la rabbia del centro antiviolenza Marie Anne Erize che, durante lo scorso anno, ha avuto il parere positivo da parte del Municipio di intitolare il parco in questione proprio alla desaparecida argentina.
“La prima richiesta è stata presentata il 17 aprile dello scorso anno”, spiega Stefania Catallo, presidente del centro antiviolenza Marie Anne Erize. “In quella occasione abbiamo espresso il desiderio che un luogo pubblico del Municipio delle Torri, una piazza, una strada, un parco, fosse intitolato alla desaparecida”. Così, dopo l’avvicendarsi di altri incontri: “Il 20 maggio del 2015, appunto, abbiamo prodotto tutta la documentazione al presidente Scipioni, così come avevamo concordato durante la commissione urbanistica e ambiente del 30 aprile”, fa sapere Catallo. Intanto, dell’intitolazione del parco alla desaparecida argentina, era stato informato anche l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, la famiglia di Marie Anne Erize.
“Adesso, invece, apprendiamo dalla stampa che quest’area verde sarà cantierizzata” – afferma con rabbia e indignazione la presidente del centro antiviolenza.
In effetti, sulle sorti del parco verde di via Aspertini, c’è ancora molto da chiarire. Proprio nella giornata di ieri, infatti, il presidente della commissione lavori pubblici alle Torri, Maurizio Mattei, ha dichiarato al nostro giornale: “Dalle informazioni in mio possesso, si tratta di un piano di zona 22 Tor Bella Monaca e dovrebbe essere costruita una piastra commerciale a piano zero”.
Intanto, però, dal centro antiviolenza annunciano battaglia: "Non staremo certo fermi a guardare la realizzazione del cantiere ma ci batteremo affinché quello che era stato annunciato venga fatto".
