Modifiche bus notturni: il VI municipio boccia il progetto del Campidoglio

Un “no” compatto quello che ha respinto la proposta di modifica delle  linee notturne dei bus nel Municipio Roma VI. Le novità indicate dal dipartimento non hanno trovato riscontro alle esigenze del territorio. Anche attraverso il nostro giornale, nei mesi scorsi scorsi, era stato lanciato un appello per collegamenti dalla periferia al centro, come quello dell'associazione Fuori raccordo di Castelverde.

Parte della proposta era sta già anticipata lo scorso settembre.

La maggioranza spiega i motivi del "no"

"La proposta presentava sicuramente dei miglioramenti riguardo le linee in servizio sulla via Casilina ma non portava nessun giovamento all’asse Prenestino", ha spiegato Katia Ziantoni, assessora alla mobilità del parlamentino di viale Cambellotti. Ziantoni ha precisato: “L’asse prenestino è servito da due bus, uno di nuova istituzione e l’altro il 314 entrambi però non garantiscono la centralità – ha aggiunto – preferiamo avere una sola linea notturna che metta in collegamento l’estrema periferia con nodi di scambio più centrali e largo Preneste non lo è”. Ha poi puntualizzato: “Del resto largo Preneste come capolinea non garantisce  la sicurezza che potrebbe invece garantire un posto più centrale come San Giovanni o piazza Venezia”.

"Chi decide a livello centrale non conosce le esigenze del territorio"

Immancabile la polemica del gruppo PD alle Torri: “Il cambiamento proposto penalizzava alcuni quartieri – ha sottolineato Dario Nanni, capogruppo dem e ha poi puntualizzato – come spesso accade chi decide a livello centrale non conosce le esigenze del territorio”.

Ziantoni rispedisce le accuse al mittente: "Alle provocazioni dell'opposizione in Consiglio rispondiamo che il Movimento non ha padroni e non deve compiacere nessuno se non i bisogni dei cittadini – ricordando che i dipartimenti sono parte tecnica e non politica del Comune di Roma - Riformuleremo una proposta che sia più rispondente alle esigenze del territorio”. 

Nanni ha inoltre dichiarato: “Ben venga questa presa di posizione ma poi aspettiamo i grillini al varco quando si tratterà di votare il bilancio per capire se quella relativa alla proposta delle linee notturne è stata solo una sfuriata iniziale o se si inizia a pretendere qualcosa anche per le periferie”. Il capogruppo dem ha poi concluso: “Siamo alle solite, paghiamo amministratori per fare in modo che abbiano tempo di imparare a fare gli amministratori, è assurdo”.