Torre Angela e l'angelo che pulisce il quartiere
Prima ha pulito il sottopasso della metro di Torre Angela, poi il parco adiacente via Robetta. Nel quartiere è già un benefattore ma nessuno lo conosce
Nessuno lo conosce eppure qualcuno lo ha già definito “un angelo”. Ha fatto la sua “comparsa” tra le strade del quartiere Torre Angela qualche giorno fa. A notare la sua presenza sono stati alcuni residenti che lo hanno immortalato mentre era intento ad effettuare interventi di pulizia.
Lui è un ragazzo di colore, qui, a Torre Angela nessuno sa chi sia, ne dove abiti ma per tutti ormai è un benefattore. "Vi preghiamo di aiutare questo paese italiano, tutto questo rifiuto non è buono. Si prega di cercar di fare. Buon Dio benedica". Così, con un uso alla buona della lingua italiana, il giovane ha anche lasciato un messaggio nella galleria della metro di Torre Angela che nonostante l’impegno del gruppo retake era finita nuovamente nel degrado. Si è servito della copertina di una quaderno per impartire, legittimamente, una lezione di civiltà ai passanti spesso distratti. Un avviso che non è mai stato rimosso e che ancora è qui, in un angolo del tunnel.
Non solo. Nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 24 febbraio, con un maglioncino verde e una scopa, munito di guanti e sacchetti per l’immondizia ha anche pulito il parco che si trova nelle adiacenze di via Robetta. Anche in questo caso, il suo gesto volontario non è passato inosservato, è stato immortalato e postato su uno dei gruppi Facebook del quartiere. E proprio qui un tripudio di apprezzamenti da parte dei residenti: “Contro ogni pregiudizio e ogni razzismo, gli esempi migliori ci vengono sempre dal basso”, “Un angelo in questo mondo di zozzoni e incivili” e ancora “Grazie mille, dovremmo essere come lui”. E tra i tanti, anche chi ha proposto una colletta per mostrare riconoscenza all’angelo nero: “Sarebbe carino fare la raccolta di un euro e donarglieli”.
“Dovremmo prendere esempio di come basti poco per rispettare i luoghi che abitiamo – ha commentato a Roma Today Andrea di Romano, un residente - Lui si è preso cura di pulire tutto ciò che è stato creato da noi e dalla poca cura che riserviamo all'ambiente che ci circonda. Il parco è ormai abbandonato, aperto di giorno e di notte senza mai essere chiuso e la sporcizia è ovunque”.