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VI Municipio, Scipioni: “Abbiamo problemi con l’Ama”

Il minisindaco lancia l'allarme: "I compattatori non sono sufficienti, la campagna di comunicazione per gli stranieri non è mai partita e c'è le potature non vengono raccolte. La situazione è intollerabile"

Periodo difficile per l’Ama in VI Municipio: dopo le iniziali difficoltà legate ai mesi di rodaggio per la raccolta differenziata, il presidente del Municipio, Marco Scipioni, parla degli attuali problemi dell’Azienda, che incidono sulla qualità e l’efficienza del servizio.

marco scipioni-5“Voglio lanciare un grido d’allarme – spiega Scipioni –: nonostante i colloqui costruttivi avuti con i vertici dell’Ama, esistono una serie di problemi molto importanti. I compattatori non sono sufficienti. Ci siamo impegnati a trovare siti adeguati in cui consentire le operazioni di ‘travaso’ dalle piccole macchine ai compattatori. Poi permane la questione della potatura: l’Ama non ha portato a termine l’impegno di raccogliere le potature dei cittadini. Inoltre, in VI Municipio vivono 44 etnie diverse, tra cui 20mila romeni e l’Ama non ha predisposto un piano di comunicazione rivolto agli stranieri, così come è successo all’Esquilino, al fine di spiegare tutte le istruzioni per fare la raccolta differenziata nel modo corretto. Ci sono poi numerosi clandestini: abbiamo più di 20 campi recensiti. Infine, sappiamo che il bando per una nuova location riservata agli operatori non è andato in porto e chiediamo di riproporlo al fine di permettere ai lavoratori di raggiungere più velocemente il posto per effettuare il servizio”. 

Il minisindaco ricorda anche il piano di comunicazione organizzato dall’istituzione periferica lo scorso settembre per agevolare l’inizio del servizio sul territorio. “Il Municipio ha messo a disposizione due sedi, una sul versante casilino e una su quello prenestino per realizzare i centri di raccolta – prosegue il presidente – e che abbiamo contattato 20mila cittadini per spiegare loro nelle scuole, nelle Chiese, nei comitati di quartiere e al teatro come affrontare il cambiamento di abitudine, svolgendo un importante lavoro propedeutico. Capiamo quindi di essere di fronte ad un’opera epocale, ma in VI Municipio non vediamo molti benefici e i cittadini usano l’istituzione come front-office per parlare delle cose che non vanno. La situazione è intollerabile: chiediamo anche una bonifica dei luoghi che versano in pessime condizioni di degrado, come è successo nel mese di gennaio, non solo per una questione di decoro urbano, ma soprattutto per una questione igienico-sanitaria”.

Tra le voci di corridoio sui prossimi tagli agli straordinari per gli operatori e la mancanza di nuove assunzioni, per l’Ama non sarà semplice risolvere tutti i problemi in VI Municipio.

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