Roghi tossici a Salone, Scipioni a Marino: "Si adoperi per un presidio fisso della Polizia"
Non c'è pace a Ponte di Nona. Monta la rabbia dei cittadini e il Presidente del Municipio lancia un appello al sindaco di Roma: "Con la presenza delle forze dell'ordine perenne sul territorio i roghi tossici si possono evitare"
Ennesimo rogo tossico al campo rom di Via di Salone, nel quartiere Ponte di Nona, martedì scorso. Erano da poco passate le 10.00, quando in mattinata, i cittadini hanno avvistato del fumo nero fuoriuscire dalla baraccopoli della martoriata Via di Salone. Un altro, l’ennesimo rogo tossico che sta mettendo in ginocchio l’intero quartiere della periferia a Est di Roma. L'incendio è stato domato e tutto è ritornato alla normalità, fatta di cittadini esasperati e abbandonati in attesa della prossima colonna di fumo da avvistare e dell'annessa diossina da respirare.
La rabbia da mesi ormai monta sempre e l’esasperazione dei residenti sta raggiungendo livelli di guardia. Non esiste rassegnazione per un quartiere che combatte quotidianamente per difendere la propria salute.
Marco Scipioni, Presidente del VI Municipio, chiede un intervento deciso, radicale e, attraverso RomaToday, lancia un appello al sindaco di Roma Ignazio Marino: “Il campo rom di Via di Salone è stato riconosciuto tra i più grandi d’Europa per vastità e popolosità. Mi rivolgo, pertanto, al sindaco affinché si adoperi per collocare in Via di Salone un presidio di polizia fisso, una roulotte presente 24 ore su 24 che controlli la situazione sempre. Con la presenza delle forze dell’ordine perenne sul territorio i roghi tossici si possono evitare. E’ necessaria, quindi, un’opera di prevenzione. Trovo, tuttavia, di cattivo gusto speculare sui mali di Roma. Chi si ribella, dov’è stato fino ad oggi dal momento che la situazione roghi è nota da tempo?”.
