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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Punto Verde Qualità Ponte di Nona: "La sala slot è ancora aperta"

Il mantenimento dei servizi e dei livelli occupazionali nel PVQ Ponte di Nona restano una priorità per i residenti. Cozzoli: "E' vergognoso che sia ancora aperta la sala slot". Stefàno: "Non si può sgomberare solo quella". Il Comune punta a riassegnare tutti i locali del PVQ

La stagione dei Punti Verde Qualità non si è mai conclusa. Lo testimoniano gli scheletri lasciati sul territorio. Le opere avviate e mai concluse  di Parco Feronia o della faraonica Città del Rugby di Spinaceto. Lo dimostrano anche  le casse capitoline, svuotate da fideiussioni milionarie lasciate per società con appena diecimila eruo di capitale. Ci sono poi realtà la cui ratio è difficile da comprendere. E’il caso del Punto Verde Ponte di Nona dove, tra le opere realizzate, spicca una sala slot. Ed un asilo nido che, sebbene fosse previsto dalla convenzione, è stato realizzato e mai inaugurato.

"Trovo vergognoso che nonostante le innumerevoli promesse sia ancora aperta e funzionante la mega sala slot presente nel Punto Verde Qualità Ponte di Nona – va all’attacco il Consigliere Capitolino Ignazio Cozzoli –  La delibera istitutiva prevedeva lo sviluppo nei punti verde di attività volte all’aggregazione sociale e allo sport. Credo che per il Sindaco e l’Amministrazione capitolina, debba essere prioritario avere la certezza che nei locali di proprietà comunale, si svolgano attività di utilità sociale. Soprattutto in periferia. Altrimenti è tutto inutile".

Oltre all'utilità sociale, c'è una altra considerazione da fare. Il Punto Verde Qualità di Ponte di Nona  comprende infatti anche un impianto sportivo, in cui operano un centinaio di persone, tra istruttori e impiegati. E sono tutti preoccupati per il loro lavoro. “Lunedì è venuta la polizia municipale a comunicare la necessità di sgomberare la piscina e la palestra – spiega Federico Camera, da cinque anni istruttore di nuoto all’Heaven di Ponte di Nona – da noi ci sono 1800 iscritti, di cui 700 sono bambini che frequentano la piscina” non c’è dunque solo la questione occupazionale, ma anche il servizio offerto. “Ci sono alcuni iscritti che praticano a livello agonistico  pallanuoto, nuoto sincronizzato, salvamento ai quali non chiediamo il pagamento della retta – fa sapere sempre Federico – loro, se chiude l’Heaven, non so dove potrebbero andare a nuotare perché altre strutture simili, qui in zona, non ce ne sono”.

“Vanno mantenuti i livelli occupazionali dei 98 lavoratori dell’impianto sportivo – osserva Valter Aquilini, del Comitato di Quartiere  e della lista disoccupati e precari – inoltre chiediamo che venga aperto l’asilo nido comunale, terminato e mai messo a disposizione dei cittadini. Ed invece sarebbe il caso di utilizzarlo, perché questa zona è molto popolosa e ci sono tante giovani famiglie a cui farebbe comodo”. Non si capisce invece quale sia l’utilità, per il territorio, della sala slot. “Noi abbiamo già parlato più volte con Enrico Stefàno   conclude il rappresentante del CdQ – ma vorremmo ci aiutasse ad organizzare un incontro con l’Assessore Berdini e possibilmente con Serra, il responsabile dell’Ufficio di Scopo dei Punti Verde Qualità. Anche perché abbiamo una nostra idea di come andrebbe utilizzati questi spazi, che credo debbano esser messi a bando”. Tutti. Palestre e piscine inclusi.

“Come ho già detto ai cittadini – annuncia il Consigliere Comunale del M5s Enrico Stefàno – non si può sgomberare solo la sala slot, ma bisogna farlo con tutto il PvQ che poi  va acquisito al patrimonio ed infine riassegnato. Ovviamente nel minor tempo possibile”. Il destino del Punto Verde Qualità appare dunque chiaro. I tempi di questo processo invece lo sono molto meno.

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