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Ponte di Nona Torre Angela / Via Amico Aspertini, 393

A Tor Bella Monaca M5s sfratta il Centro antiviolenza sulle donne

"Siamo stati convocati il 25 luglio per conoscere la data dello sgombero"

L'operazione "legalità" avviata dal governo a cinque stelle della città di Roma va avanti e non si ferma nemmeno davanti a realtà sociali che si occupano di combattere la violenza sulle donne. Dopo lo sfratto (richiesto) alla Casa internazionale delle Donne di via della Lungara nel cuore del centro storico della città che ha mobilitato migliaia di persone, tocca adesso al centro antiviolenza Marie Anne Erize del quartiere Tor Bella Monaca nella estrema periferia est di Roma. 

Dalla "mozione di condanna" alla notifica di sgombero

Uno sfratto annunciato dalla mozione approvata durante il consiglio municipale del 16 marzo dello scorso anno attraverso cui i grillini hanno sancito il rientro in possesso dei locali. La sede, collocata in via Amico Aspertini, è stata affidata al centro attraverso una delibera della precendente giunta Scipioni: un affidamento diretto che per la filosofia politica del partito di maggioranza è considerato "male assoluto". A partire da quel momento Stefania Catallo, presidente del centro antiviolenza dedicato alla desaparecida argentina, ha avviato una nuova battaglia per scongiurare lo sfratto: petizioni, eventi, manifestazioni di solidarietà sono giunte da ogni parte per sostenere il lavoro del centro che al proprio interno vede anche una bibilioteca con oltre 10mila volumi e una satoria solidale. Per ottenere la sede da cui è stata sfrattata, Stefania Catallo si era appellata anche al presidente della Repubblica. 

"Siamo esterrefatti, non comprendiamo questa acredine nei nostri confronti"

Ora però dalle mozioni, si è passati ai fatti: ieri è infatti arrivato l'atto che sancisce lo sfratto, e quindi la chiusura, del centro. "Siamo esterrefatti" ha commentato Catallo a pochi muniti dalla consegna dell'atto che ha per oggetto "riconsegna dei locali siti in via Amico Aspertini 393" e che Roma Today ha potuto leggere. La motivazione espressa nel documento è "locali assegnati provvisoriamente con tipologia d'uso scaduta e non rinnovata", è seguita dalla convocazione per il prossimo 25 luglio presso i locali del Municipio per concordare la data della consegna dell'immobile.

"Ennesimo schiaffo al centro antiviolenza, non c'è rispetto del merito – ha proseguito Catallo – questo governo non tiene conto di quanto fatto in questi anni dalla nostra realtà, dai corsi presso la consulta della donne a Civitavecchia, alle lezioni all'università Tor Vergata, alle sfilate degli abiti da sposa della sartoria solidale". Quindi la conclusione: "Non comprendiamo questa acredine nei nostri confronti, continuare a picchiare sul centro è un vero e proprio accanimento. Il M5s ne sta facendo un problema politico ma noi non abbiamo bandiere". 

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