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Torri Garbatella / Via Giovanni Battista Cerruti

Occupazioni Action: da Ponte di Nona al Consiglio Municipale

Il movimento Action chiede la parola durante il Consiglio. Momenti di tensione e insulti degli occupanti a Presidente e consiglieri

Action, il movimento per la lotta alla casa, ha invaso oggi pomeriggio il Consiglio Municipale insieme agli occupanti dell’edificio di via Cerruti a Ponte di Nona, uno dei dieci stabili occupati a Roma. Paolo Armillotta, in qualità di rappresentante, ha chiesto di essere ascoltato per porre in evidenza non solo l’emergenza abitativa contro la quale si battono da anni, ma soprattutto il clima di paura e tensione che si sta diffondendo a Ponte di Nona tra occupanti e residenti.

Pochi giorni fa, mentre festeggiavano il terzo mese di occupazione, è stato lasciato davanti l’edificio di via Cerruti un borsone dal quale uscivano fili elettrici e luci al led facendo pensare ad un ordigno. Sono dovute intervenire forze dell’ordine e artificieri per riportare la situazione sotto controllo.

Anche se non si trattava di una bomba è stato comunque un grave episodio intimidatorio che descrive perfettamente la tensione che sta attanagliando il quartiere. Contro questi atti Action ha organizzato per venerdì 12 luglio, alle 17:00 in via Cerruti, una manifestazione per dire no alla violenza e ha chiesto espressamente di organizzare un Consiglio Straordinario perché è indispensabile iniziare ad affrontare seriamente il problema.

“Chiediamo al presidente Scipioni e a tutto il Municipio – afferma Armillotta – solidarietà nei nostri confronti. Dobbiamo far capire ai cittadini che non siamo un problema, ma un segnale per aprire un dibattito sull’emergenza abitativa. È necessario garantire il diritto alla casa anche a chi non può permettersi né un mutuo, né un semplice affitto. Se le Istituzioni non trovano case a queste famiglie – prosegue Armillotta sostenuto dagli applausi in Aula delle decine di occupanti – gliele troviamo noi. Non vogliamo tornare ad occupare ma se non si trova subito una soluzione saremo costretti a farlo di nuovo. Bloccare sfratti e sgombri subito, per almeno 6 mesi”.

Al termine dell’intervento di Armillotta nessuna risposta da parte del Consiglio, né del Presidente. Questo ha mandato su tutte le furie gli occupanti che hanno iniziato ad insultare tutto il Consiglio senza distinzione di partito. Chiedevano una risposta, un confronto che hanno ottenuto solo dopo un susseguirsi di urla e cori.

Il primo ad intervenire è stato Roberto Mastrantonio (Sel) che si è impegnato ad affrontare il problema da subito proponendolo come ordine del giorno dei prossimi incontri. “Questo Consiglio sarà sensibile al tema – interviene Mastrantonio – La richiesta di fermare gli sfratti è sacrosanta ed è necessario intervenire sia sull’housing sociale che sull’invenduto. Su quest’ultimo bisogna però aprire un tavolo serio perché le case non possono essere vendute a 2500€ al metro quadro”.

Interviene anche il presidente Scipioni, tra i più contestati, che promette un Consiglio Straordinario ma insieme anche ai rappresentanti di Regione e Comune per iniziare un discorso serio sulla vicenda. Della stessa opinione Fabio Tranchina del MoVimento 5 Stelle, mentre non riesce neanche a finire il suo intervento Massimiliano Lorenzotti (Pdl) perchè scatena l’ira di alcuni elementi di Action che invitano tutti gli occupanti ad abbandonare l’Aula senza essere arrivati ad una vera conclusione.

La protesta di Action in Consiglio Municipale

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