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Giovedì, 25 Aprile 2024
Torri

Municipio VI, Lorenzotti: "Ecco perché ho scelto la Lega"

Intervista all'ex Presidente del Municipio che da poco ha reso noto il suo passaggio al nuovo movimento di Salvini. "Non chiamateci razzisti. A Roma prenderemo una marea di voti"

Pdl, Ncd, Lega. Massimiliano Lorenzotti, ex Presidente del Municipio VI, ha da poco annunciato il suo passaggio al nuovo movimento di Matteo Salvini che sembra destinato a sfondare anche nel centro-sud. 'Noi con Salvini' o 'Il Popolo con Salvini' i nomi papabili di un partito che sta raccogliendo adesioni e consensi anche nella Capitale. Come quella dell’ex minisindaco delle Torri. 

​Lorenzotti, ci spiega perché ha scelto la Lega?

Perché sono di destra e l’Ncd, a cui avevo aderito dopo la fine del Popolo delle Libertà, non mi rappresentava più. Troppo appiattito a sinistra. L’alternativa era Berlusconi ma oggi Forza Italia non è più il partito che conoscevo. 

E la Lega, invece?

La Lega è un movimento molto radicato sul territorio che ragiona in modo diverso rispetto ad altri partiti. Il sistema Italia è al collasso, il vero potere ce l’ha la burocrazia. Faccio un esempio. I tagli alle aziende pubbliche che colpiscono sempre i lavoratori, mai i dirigenti. La Lega sta dalla parte dei cittadini. 

Però il cavallo di battaglia di Salvini è l’immigrazione...

Io ho vissuto in Spagna e Stati Uniti e lì tutti questi problemi non esistono perché l’immigrazione viene regolamentata. Non penso che tutti quelli che arrivano siano delinquenti, anzi, c’è chi scappa dalle guerre e dalla fame, ma continuare ad accogliere tutti non è la soluzione. Il welfare sta scoppiando.

Cosa risponde a chi vi accusa di strumentalizzare il disagio delle periferie?

Sono passato alla Lega prima che succedessero tutti questi casini a Tor Sapienza.  Non sono né razzista né xenofobo. Anzi, ho scelto la Lega dopo aver parlato con una ragazza marocchina che appoggia Salvini. Spesso ci accusano di avere l’appoggio di Casa Pound. Non mi sembra però che qualcuno accusi il Pd di essere appoggiato da estremisti di sinistra. 

Parliamo del Municipio VI. Qual è il suo giudizio sulla giunta Scipioni?

Governare un municipio è molto difficile. A mio giudizio, in un periodo come questo in cui le casse sono vuote, manca un un po’ la capacità di stare con i piedi per terra e ascoltare i problemi dei cittadini.

Un esempio?

La raccolta differenziata. Io non l’avrei fatta partire perché in questo momento il Comune non può permettersi il personale sufficiente per farla funzionare. 

Quali sono secondo lei i problemi più urgenti di questo Municipio?

Innanzitutto non c’è vita sociale, la gente per bene rimane a casa perché ha paura. Siamo invasi da un mondo che non ci appartiene. Molti arrivano qui per fare i propri comodi. E poi i problemi che riguardano la vita quotidiana dei cittadini. La gente chiede strade pulite, autobus che passano in orario, spazi dove fare giocare i propri figli. 

Un giudizio su Marino?

É un Sindaco strampalato, sicuramente inadeguato perché non conosce la città. Non ha capito che la vera emergenza sono le periferie. Però una cosa di lui non mi dispiace: non dà retta alle correnti del suo partito. 

Torniamo alla Lega. Si ricorda di Roma Ladrona?

Sì, ma non ho mai sentito Matteo Salvini parlare in questi termini. Il suo progetto è di una Lega dei popoli che va da Milano a Caltanissetta. Conosco tante persone che stanno abbracciando questo movimento. Sono convinto che alle elezioni prenderemo tanti voti. 

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