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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Torri Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Caso D’Angelo: il presidente Lorenzotti sfiduciato dall’opposizione

Si discuterà a settembre l'atto per chiedere le dimissioni del presidente dell'VIII Municipio in quanto "primo responsabile delle scelte politiche" che hanno portato alla nomina in Giunta dell'assessore indagato

Dodici firme. Mozione di sfiducia per il presidente del Municipio Roma VIII Massimiliano Lorenzotti. Al centro dell’atto il caso Samuele Piccolo che ha portato gli inquirenti ad indagare anche l’assessore ai Lavori Pubblici nonché vice presidente della Circoscrizione delle Torri Ezio D’Angelo, dopo che lo scorso 13 luglio i suoi uffici municipali di Tor Bella Monaca sono stati perquisiti dalla Polizia Tributaria di Roma. Assessore della Giunta del presidente Lorenzotti che avrebbe finanziato, tramite il suo call center, 122mila euro alla campagna di Piccolo senza dichiararli. Da qui la presa di posizione di tutta l’opposizione del parlamentino di via Duilo Cambellotti, con i 12 consiglieri di Pd, Idv, Api, Udc e Lista Civica Cittadini che hanno messo a verbale la mozione di sfiducia lo scorso 16 luglio.

MOZIONE DI SFIDUCIA - Atto che verrà messo ai voti alla riapertura a settembre dei lavori del consiglio municipale delle Torri (fermi da oggi 6 agosto sino al 29 di questo mese). Una mozione che recita testualmente: “Vista la gravissima situazione venutasi a creare a seguito dell’avviso di garanzia ricevuto dal vice presidente Ezio D’Angelo (...) che la Giunta non è più in grado di garantire un corretto governo dell’amministrazione municipale (...) che lo sole dimissioni o revoca del mandato del vice presidente Ezio D’Angelo, da noi considerate scontate, non possono essere riparatrici del gravissimo stato di ingovernabilità sopra detto (...) che il presidente Lorenzotti è il primo responsabile delle scelte politiche ed amministrative. Il consiglio municipale chiede la sfiducia del presidente Lorenzotti ai sensi dell’art. 20 comma 4 e 5 del Regolamento del Municipio Roma delle Torri”.

ATTO POLITICO - A spiegare le motivazioni che hanno portato i 12 consiglieri di opposizione a mettere a verbale la mozione di sfiducia il consigliere Pd Vittorio Alveti, tra i firmatari della stessa: “Si tratta di una mozione prettamente politica. E’ fuori dubbio che la giunta Lorenzotti non ha brillato in VIII Municipio per varie cause. Mancanza di risorse legate al Comune, ma anche per una incapacità di governo forse dovuta alla poca esperienza con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.  Questa mozione parte dalla questione dell’assessore Ezio D’Angelo che ha un avviso di garanzia, anche se io sono un garantista e sino a quando non arriva l’ultimo giudizio nessuno può dire che è colpevole, fermo restando che questa mozione di sfiducia parte dall’ennesima debacle della Giunta stessa”.

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