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Castelverde Castelverde / Via Polense

San Vittorino: il borgo dimenticato di Roma Est

Chiuso l'ufficio postale e quello anagrafico

L’appuntamento più importante dell’anno è la “Festa Medievale” che raccoglie a San Vittorino un gran numero di visitatori e che lo scorso anno ha raggiunto la IV edizione. E’ organizzata dall’associazione “Amici di San Vittorino” che qui, nel quartiere all’estrema periferia Est della Capitale, è l’unica realtà ad offrire aggregazione e momenti ludici tra feste di Natale, rievocazioni storiche e mercati "sine tempore".

Le attività chiuse negli anni

Circa 400 gli abitanti di quello che può meglio essere definito un borgo e che con il passare del tempo assiste alla chiusura di attività e servizi. 
“L’ufficio postale ha chiuso – ha spiegato Fausto Colagrande, presidente dell’associazione Amici di San Vittorino – l’ufficio anagrafico anche e le scuole sono nient’altro che una succursale del quartiere Corcolle”. La chiusura dell’ufficio anagrafico ha comportato non pochi disagi per i residenti del quartiere e per quelli dei quartieri limitrofi costretti quindi a percorrere oltre 25 km per un certificato recandosi alla sede centrale del municipio di viale Cambellotti a Tor Bella Monaca.

"Lo sviluppo mancato"

Nell’agosto dello scorso anno, con l’ordinanza comunale della sindaca Raggi, a San Vittorino è stato “chiuso” anche lo storico nasone, lasciando invece in funzione la fontanella guasta. La manutenzione del cimitero di San Vittorino, affidata all’Ama come per tutti gli altri camposanti della città, vacilla eppure il cimitero accoglie salme provenienti anche da zone vicine. “A breve anche i carabinieri lasceranno il borgo” ha commentato Colagrande spiegando come qui, in assenza di zone edificabili “i privati hanno abbandonato i progetti di costruzione. Il problema qui riguarda uno sviluppo che non c'è mai stato". 

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