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Tornano i miasmi a Rocca Cencia. Dal VI municipio "pressing amico" sul Campidoglio

Dall’assessorato all’ambiente del municipio VI: “Le nostre proposte discusse ma mai concretizzate”

“Durante il periodo di chiusura totale, i miasmi erano pressoché inesistenti, questo ci porta di nuovo a riflettere non solo sulla localizzazione degli impianti, ma sul carico eccessivo dei rifiuti. Il tanfo che si è scatenato in questi giorni è indice del fatto che se ogni Municipio/quadrante avesse un proprio polo logistico dei rifiuti avremmo siti sostenibili sia dal punto di vista dell’aria che delle condizioni del traffico, a servizio del territorio”. A parlare è Katia Ziantoni, assessora all’ambiente del parlamentino di viale Cambellotti: con la fine del lockdown e la ripresa delle attività commerciali, i miasmi provenienti dal polo industriale Rocca Cencia sono ricominciati, insieme con l’esasperazione di cittadini e residenti. 

Gli stabilimenti Ama Rocca Cencia, perenne spina del fianco di chi abita e vive la zona, con l’avvio della fase 2 hanno ripreso a pieno ritmo le lavorazioni dei rifiuti che per ovvietà erano molto diminuiti nelle settimane di chiusura totale della città. “Dopo la riorganizzazione del sistema di raccolta, l’individuazione di due aree per le isole ecologiche (Ponte di Nona Nuova e Tor Bella Monaca) approvate anche in conferenza dei servizi, la reinternalizzazione dei servizi di spazzamento e diserbo, come assessorato, mi sono concentrata sulle proposte di superamento del TMB, discusse e accolte, ma mai concretizzate da Ama” ha precisato Ziantoni.

Tra le alternative ricordiamo le aree di trasbordo, le aree di trasferenza per lo stoccaggio dei rifiuti che non vengono trattati all’interno del TMB, l’approvazione del nuovo piano industriale basato proprio sul principio di giusta ripartizione del carico dei rifiuti. “Dopo l’attivazione delle prime due aree di trasbordo il processo di alleggerimento dell’impianto non è mai stato completato. Lo scorso dicembre nelle linee guida di Ama sul nuovo piano industriale si è parlato, per la prima volta, di mantenere la sola linea multimateriale (selezione e recupero di plastica, carta, metalli). Una linea che abbiamo sostenuto come modello, ma che non appoggiamo in termini di peso impiantistico” ha proseguito Ziantoni che ricorda come in occasione dell’ultimo consiglio straordinario sui rifiuti tenuto in Campidoglio la sindaca aveva promesso apertamente la chiusura di Rocca Cencia.  “Senza la realizzazione delle alternative in corsa che si potevano avviare anche con apposite ordinanze, viste le emergenze che abbiamo passato, Rocca Cencia non può chiudere e come cittadina, ancor prima che come assessore, non lo posso accettare”. 

La strada delineata dal municipio consiste nella realizzazione dei siti di trasbordo e trasferenza per lo stoccaggio dei rifiuti che non vengono trattati nel TMB, avvio di tutti gli accordi regionali e interregionali e l’attuazione del nuovo piano industriale. “Oggi con l’aumento dei rifiuti indifferenziati dovuto all’uso obbligatorio di guanti, mascherine e imballaggi mono uso la situazione è destinata a peggiorare e lo stallo del Comune e della Regione sono ingiustificabili. La sindaca intervenga subito a tutela dei cittadini restituendo dignità a questo territorio – ha detto infine Fabrizio Tassi, presidente della commissione ambiente del sesto municipio - Il Campidoglio deve rispettare gli impegni presi con i cittadini sulla riqualificazione del quadrante. Manca un anno alla conclusione di questa esperienza e si deve scrivere la parola fine” ha concluso Tassi. 
 

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