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Castelverde Castelverde / Via Massa di San Giuliano

Castelverde piange "Mezzo Sigaro": simbolo del quartiere con la passione per le moto

Aveva 68 anni Alfio Cirami. "Raccoglieva giocattoli e li consegnava ai bambini che vivono negli orfanotrofi"

Capelli lunghi, ricci e brizzolati, spesso in canotta e vestito di scuro. Ma non erano solo questi i tratti distintivi di Alfio: c'è un particolare che più di tutti ha fatto di lui un personaggio del quartiere. Tra le dita teneva sempre un Antico Toscano, tagliato a metà, che gli ha fatto conquistare il soprannome di 'Mezzo Sigaro'. È così che Castelverde piange un pezzo del quartiere perché Mezzo Sigaro era conosciuto da tutti e la sua scomparsa, avvenuta nella giornata di venerdì all’età di 68 anni, ha lasciato un grande vuoto in tutti quelli che lo conoscevano. Dalla beneficenza alla passione per le moto, Mezzo Sigaro ha conquistato grandi e piccoli.

"Raccoglieva giocattoli e li consegnava ai bambini che vivono negli orfanotrofi" hanno raccontato di lui ai nostri taccuini. Aveva fondato anche il Motoclub a Castelverde ma "univa i motociclisti di tutta Roma - hanno aggiunto i suoi amici – dagli Yellow Fire della Guardia di Finanza all’associazione Motociclisti delle Forze Armate, partecipava anche a diverse gare di auto". A pesare molto nella vita di Alfio un particolare di non poco conto.

"Nel 1991 durante un viaggio dalla Sardegna a Livorno per il trasporto di auto da corsa, perse il traghetto Moby Prince, quella traversata è rimasta nella storia come uno degli incidenti marittimi con il più alto numero di vittime e da allora decise di chiamare il club "Le sopravvissute".

Attraverso le pagine del nostro giornale, Antonio Muzzone, ha voluto lasciare un ultimo saluto all'amico di vecchia data scomparso: "Mezzo Sigaro, ironicamente brindavi: 'Alla faccia di chi ci vuole male facendo finta de volecce bene'. Quanta strada in moto con te, e quanta solidarietà tra case famiglia, ospedali pediatrici. Per non dimenticare in particolar modo durante le feste i ragazzi e bambini, quando alle gite in moto si univa la solidarietà arrivando fino ai luoghi colpiti dal terremoto. È stato un vero è grande piacere, caro Alfio, fare un pezzo di strada e di vita con te. Ciao Mezzo Sigaro". 

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