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Giovedì, 25 Aprile 2024
Altre Torre Spaccata / Via Marco Stazio Prisco

Torre Spaccata, il progetto dell'antenna nel centro sporitvo va avanti

A raccontare degli esiti positivi delle analisi di Asl e Arpa è il proprietario del centro di Via Marco Stazio Prisco 2, il quale non ha dubbi: "L'antenna verrà installata"

Già nei giorni scorsi RomaToday aveva raccontato l’indignazione di cittadini e comitati di quartiere di Torre Spaccata, pronti ad opporsi con ogni mezzo anche per motivi di ordine pubblico. Siamo a Torre Spaccata, un territorio dove l' inquinamento elettromagnetico la fa da padrone, insieme a degrado e a discariche a cielo aperto. La ciliegina sulla torta sarà l’istallazione di un’altra, l’ennesima stazione SRB in Via Marco Stazio Prisco 2, all’interno del Centro Sportivo Qualcio Roma. 

Nonostante non si riscontrino problemi di copertura rete, sembra sia necessaria l’istallazione di un’altra antenna (la più lontana dista solo poche centinaia di metri dal luogo designato, ndr). Gli abitanti del quartiere non intendono rassegnarsi e assicurano battaglia. Il suolo scelto, però, è di proprietà privata e per questo il Municipio ha solo parere consultivo e non decisionale. L’ultima decisione spetta a lui, Antonio Proietti, proprietario del centro di Via Marco Stazio Prisco 2. 

Dopo le polemiche dei giorni scorsi e a seguito dell’indignazione popolare il proprietario del centro, Antonio Proietti, prova a dire la sua su quanto sta accadendo, svelando di fatto che l'antenna verrà installata. "Con gli abitanti abbiamo parlato e c'è stato un dialogo assolutamente costruttivo", ci racconta. "Avevamo condiviso la necessità di ulteriori approfondimenti, al termine dei quali avremmo valutato e deciso se procedere all'installazione".

Proietti ricorda l’integrità morale e la vicinanza ai più bisognosi dell’Academy Qualcio Roma e spiega: "Presso il Centro ci lavora in primis la mia famiglia: non metterei mai in pericolo la vita di nessuno, figuriamoci quella dei miei cari. Prima di prendere questa decisione ho aspettato che venissero condotte tutte le analisi necessarie affinché si accertasse che l’antenna non fosse nociva. I rilievi effettuati da enti pubblici, quali Asl e Arpa, hanno dato parere negativo, non c’è nessun motivo per non installare l’antenna".

E sull'inquinamento elettromagnetico chiude dicendo: "Tutti abbiamo in tasca un cellulare o un iPad, anche quelli trasmettono onde magnetiche nocive”.

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