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"Liberiamo Settecamini", la petizione del quartiere per aprire via Trevi nel Lazio

Una nuova petizione "liberare" il quartiere dal traffico

Un incidente nella notte in via Tiburtina, all’altezza degli studi Mediaset, ha causato la chiusura della strada consolare per un arco di tempo necessario alla rimozione del veicolo. Un disagio che ha puntato ancora una volta i riflettori, mai spenti, sulla presenza di un’unica via di uscita dal quartiere e sulla necessità di aprire una seconda strada sia per motivi legati alla sicurezza sia per favorire la decongestione del traffico. 

Una prima petizione riguardo l'eliminazione delle strettoie: 2700 firme

“Abbiamo raggiunto oltre 2700 firme con la petizione avviata nei mesi scorsi – ha voluto precisare Michela Esposito dell’associazione Settecamini Quartiere di Roma – sarà protocollata nelle prossime ore e non appena dopo gli aspetti burocratici sarà formalizzata in denuncia alla procura della Repubblica”. La prima petizione mira soprattutto alla rimozione dei blocchi di cemento in via Tiburtina la cui presenza ha ridotto la carreggiata da tre corsie e una sola. Con la petizione appena avviata invece, i residenti chiedono che venga aperta via Trevi nel Lazio e che venga riqualificata, anzi “liberata” la piazza dove è ubicato il monumento ai caduti.

"Via Rubelia da sola non è sufficiente"

“Quattordici anni fa – ha aggiunto Esposito – quando sono iniziati i lavori su via Tiburtina questa piazza è diventata area di cantiere e di utilizzo per gli operai della ditta impegnata nei lavori, eppure loro hanno anche altri depositi su via Tiburtina, chiediamo che questo spazio venga restituito alla cittadinanza”. Non solo: “Chiediamo anche che venga aperta via Trevi nel Lazio e lo chiediamo per l’ennesima volta affinché l’amministrazione capisca che il disagio è reale e che non possiamo e non dobbiamo essere considerati cittadini di serie b”. Esposito ha concluso: “La percezione è quella di un’amministrazione che non tende la mano in favore dei cittadini, che non dialoga e che non accoglie i problemi che vengono denunciati da chi vive condizioni di disagio, io stessa sono stata invitata dalla presidente Della Casa a fornire una soluzione o a tacere nel caso non l’avessi avuta”. 

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