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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Semaforo spento e strettoie su via Tiburtina: “Denunceremo il Comune per sequestro di persona”

Proteste, petizioni: esplode la rabbia di Settecamini

La strettoia resta, almeno per ora e nonostante i lavori di installazione del semaforo siano stati ultimati da tempo. E a Settecamini la rabbia di “restare intrappolati nel quartiere” si fonde con la sensazione di "essere presi in giro dal municipio”. 

Le prime provocazioni risalgono allo scorso mese di agosto

“Non riuscite mai ad arrivare a casa per pranzo, cena o colazione? E’ arrivato l’happy hour. Dove? Scegliamo una delle tante corsie inutilizzate di via Tiburtina”. E’ stata questa la provocazione lanciata dall’associazione Settecamini Quartiere di Roma per catalizzare l’attenzione sul problema “strettoie” in via Tiburtina, all’altezza degli studi Mediaset quindi proprio all’ingresso del quartiere. Blocchi di cemento posizionati su entrambi i lati della carreggiata hanno ristretto da tre a una corsia la strada. E i residenti hanno protestato e lo hanno fatto soprattutto per tutelare le emergenze e i mezzi di soccorso. 

La petizione e poi la protesta

Dopo aver presentato richieste e sollecitazioni agli uffici municipali, l’associazione di quartiere ha deciso di avviare una petizione che in pochi mesi ha raccolto oltre 2600 adesioni: a Settecamini tutti sono concordi sulla necessità che i blocchi debbano essere rimossi ma ad oggi ancora nessuna novità. “E’ morta la Tiburtina”: manifesti funebri e pupazzi sono apparsi attaccati alle strettoie nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre. E niente, neanche questo ha dato uno scossone al disagio dei residenti. 

L’installazione del semaforo: “Con il Movimento Cinque Stelle i tempi si dilatano”

Tra i fautori dell’installazione del semaforo nel punto indicato anche dai cittadini rientra il centrodestra: “Ci auguriamo che il semaforo venga attivato al più presto, con il M5S i tempi si dilatano – ha spiegato Gianni Ottaviano, capogruppo del centrodestra al Tiburtino che ha puntualizzato – i lavori su via Tiburtina devono essere seguiti passo passo dall’amministrazione municipale che dal Dipartimento, considerata l’entità, e la cattiva gestione di un appalto del genere ha generato scelte che vedono il proliferare di semafori e strettoie”. 

La rabbia del quartiere: “Intendiamo denunciare il Comune per sequestro di persona”

“Nei prossimi giorni protocollerò la petizione – ha spiegato Michela Esposito, vice presidente dell’associazione Settecamini Quartiere di Roma – ma ne avvierò immediatamente un’altra, è assurdo che il Municipio resti sordo alle reali esigenze dei cittadini, da mesi stiamo chiedendo la rimozione dei blocchi ma com’è possibile che non si riesca in nessuno modo a venirne a capo?”. Esposito ha continuato: “Nei giorni scorsi si sono verificati due incidenti e la strada è rimasta praticamente bloccata, ormai è fuori di dubbio, ci sentiamo presi in giro dal Municipio che pur non essendo competente direttamente dovrebbe farsi carico delle nostre istanze e perorarle nelle sedi opportune”. I residenti di Settecamini, intanto: “Intendiamo denunciare il Comune per sequestro di persona”. 

Le tempistiche di accensione del semaforo 

“Bisogna ringraziare chi ha permesso la realizzazione dell'infrastruttura nel rispetto dei tempi programmati – ha spiegato a Roma Today Federico Giacomozzi, presidente della commissione assetto del territorio - allo stesso tempo prendiamo atto che il semaforo non può entrare in funzione finché non sarà completato l'allaccio elettrico”. E sulle tempistiche “I tempi in questo caso non dipendono da inerzia dell'amministrazione, ma sono causati dal cambio di gestore dell'energia elettrica che rifornisce le utenze di Roma Capitale”.
Abbiamo provato a contattare l’ufficio semafori di Roma Capitale ma senza successo. 

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