Ringhiere arrugginite, erba alta, muri in decadenza e deteriorati: se questa fosse l’immagine di un film non sarebbe nulla di diverso rispetto al fermo immagine di un genere horror. E mentre si fatica ad intravedere la struttura tra i cespugli ormai troppo alti si fa ancora più fatica a credere che questo sia (o meglio sia stato) un centro culturale. Siamo a Settecamini, uno dei quartieri del Municipio Roma IV e la struttura è chiusa da dicembre 2016 “causa di inagibilità”. Tante, troppe le richieste dei cittadini per avere ancora questo spazio di aggregazione che nel quartiere è l’unico oltre il centro anziani che esclude chiaramente l’intera popolazione giovanile. (QUI TUTTA LA STORIA DELLA CHIUSURA)

CP: "Siamo disposti ad azioni eclatanti per ottenere la riapertura del centro"

“Abbiamo presentato numerose istanze per chiedere la riapertura del centro – ha spiegato Michela Esposito, residente del quartiere e militante CP – ma tutte le nostre richieste rimbalzano contro un muro di gomma”. Rabbia ma non di certo rassegnazione quella che aleggia a Settecamini: “Non escludiamo la messa in opera di azioni eclatanti per catalizzare l’attenzione sulla struttura, siamo stanchi di vedere i nostri diritti calpestati è ora che gli spazi a disposizione dei cittadini tornino fruibili”.

Della Casa: "Abbiamo richiesto la stima dei costi"

Abbiamo raggiunto la presidente del Municipio, Roberta Della Casa, che a oltre un anno e mezzo dalla chiusura ha commentato: “Abbiamo chiesto la stima dei costi e l’inserimento nel prossimo piano investimenti per la manutenzione – ha specificato riguardo la chiusura dovuta all’inagibilità - La cosa assurda è che il PD lo mise a bando senza aver mai nemmeno predisposto un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi, gestione che doveva quindi partire a settembre 2016 quando poi abbiamo riscontrato i problemi”. Ha concluso: “Fino a quel momento il centro era gestito senza titolo da un’associazione”.