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"Il nido Giocolandia non deve chiudere": mamme in rivolta nel IV municipio

Annarita Leobruni, consigliera IV Municipio: "Un problema per centinaia di famiglie che non sanno dove destinare i propri figli, oltre la perdita di lavoro per settanta persone che, in questi anni, hanno sempre lavorato con professionalità, spesso anche senza stipendio"

Continuano le proteste per scongiurare la chiusura dei due asili nido 'Giocolandia' e 'Bimbilandia' nei quartieri San Basilio e Torraccia. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce la decadenza del Punto Verde Qualità 5.15 del Piano di Zona Torraccia C1 e la fine della concessione con l'amministrazione capitolina, con cui i nidi sono convenzionati, 'Bimbilandia' e 'Giocolandia' rischiano la chiusura. Tante le proteste, gli appelli e le manifestazioni di dissenso da parte di istituzioni, educatrici e genitori. Prima l'appello all'assessore Masini, poi il flash mob in via Montecassiano e ancora la protesta in Campidoglio. Anche una mamma, in una lettera inviata a Roma Today, ribadiva l'importanza di lasciare aperti i nidi. 

Nella mattina di ieri, martedì 30 giugno, una rappresentanza di genitori ha organizzato un sit-in di protesta in via Montecassiano, nei pressi dell'asilo nido 'Giocolandia' al grido di "I nidi devono restare se i quartieri vogliamo migliorare". Con loro anche la consigliera Annarita Leobruni che scongiurando la chiusura degli asili, dichiara: "I genitori hanno manifestato contro la chiusura di due asili nido a San Basilio e Torraccia. Una chiusura che lascia senza lavoro 70 persone tra insegnanti e ausiliari". All'appuntamento di ieri sono intervenuti anche genitori di bambini rimasti fuori dall'accettazione ai nidi comunali e in convenzione. "I 200 bambini di questi due nidi, già iscritti dallo scorso anno, verranno distribuiti negli asili limitrofi dove c’è posto, occupando quindi la posizione degli altri in attesa" - spiega ancora Leobruni. 

Un timore che avvolge centinaia di famiglie: "I genitori non sanno dove destinare i propri figli, e, non meno importante, la perdita di lavoro per settanta persone che, in questi anni, hanno lavorato con grande professionalità, spesso anche senza stipendio, pur di garantire un servizio di qualità" - dichiara Leobruni. E in riferimento alle lavoratrici, la consigliera continua: "Queste stesse lavoratrici, pur non sapendo che fine farà il loro posto di lavoro, a luglio accoglieranno al nido i bimbi dei nidi comunali che chiuderanno per l’estate con grande senso di amore per il loro lavoro e a garanzia di tutti i bambini frequentanti e le loro famigli".

Infine, un accorato appello: "L’auspicio è che questi importanti servizi pubblici non vengano meno in quartieri che hanno bisogno della presenza delle istituzioni pubbliche e non venga meno la qualità del servizio dato da queste educatrici" - conclude la consigliera Leobruni. 

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