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San Basilio San Basilio / Via Girolamo Mechelli

San Basilio, in 150 in assemblea dopo il blitz della polizia locale: "La vera legalità è portare i servizi sociali"

L'assemblea nei locali del centro popolare "Fabrizio Ceruso", nel cuore del quartiere

Un massiccio spiegamento degli uomini della Polizia locale di Roma Capitale alle prime luci dell’alba è stata impegnata in una operazione di contrasto all’illegalità a San Basilio. Sono 81 gli alloggi controllati e 66 le famiglie alle quali sono state chieste informazioni: un bilancio che ha portato a quattro occupanti denunciati perché privi di titolo e 19 posizioni al vaglio della polizia locale. E se per la sindaca Raggi “Il rispetto della legalità viene prima di tutto” per il sindacato ASIA Usb si è trattato di un “Processo di criminalizzazione alla povertà”.

Oltre 150 persone all'assemblea presso il centro popolare "Fabrizio Ceruso"

Gli attivisti del sindacato, insieme alla Rete di Solidarietà Popolare Tiburtina si sono dati appuntamento nel pomeriggio di martedì presso i locali del centro “Fabrizio Ceruso”, nel cuore di San Basilio per discutere del blitz avvenuto la mattina e per porre l’attenzione non solo sulle modalità attraverso cui questo si è svolto ma per ribadire cosa manda al quartiere. Circa 150 le persone intervenute all’assemblea. “In un contesto di crisi e di povertà diffusa, queste azioni servono solamente a nascondere sotto il tappeto il vero problema, la mancanza di una politica abitativa all'altezza della situazione. Hanno denunciato un vero e proprio rastrellamento contro gli abitanti delle case popolari, una sceneggiata inutile visto che il Comune già dovrebbe avere visione delle situazioni di irregolarità, senza schierare gli eserciti” si legge in una nota diffusa dal sindacato. “La vera legalità vuol dire portare servizi sociali, il diritto alla casa e dignità nei quartieri. La criminalizzazione della povertà vuol dire invece prendersela con chi non riesce a pagare un affitto e ha come unica alternativa dormire per strada – continua la nota - Per questo il quartiere ha deciso in maniera compatta di rispondere con mobilitazioni che si organizzeranno nei prossimi giorni con l'Asia Usb. Dalla parte del diritto alla casa e contro chi vuole far passare per "legalità" la guerra contro i poveri, l'unico soluzione resta il rilancio di una politica per la casa che possa soddisfare le esigenze della città di Roma.

Rete Popolare Tiburtina: "San Basilio ha bisogno di altro, non di azioni di forza"

Abbiamo raggiunto Davide Angelilli, tra i responsabili della Rete di Solidarietà Popolare Tiburtina che in riferimento ai fatti avvenuti nella mattina di martedì ha commentato: “Viviamo in un quartiere dove non esistono servizi sociali, le scuole cadono a pezzi, servirebbero percorsi individualizzati per i bambini che però non esistono – ha continuato – Non viene fatta la manutenzione alle case popolari o nei parchi pubblici”. E per finire: “San Basilio ha bisogno di tutto questo, non di azioni di forza, ha bisogno di un piano strutturale e di fondi per il sociale”. 
 

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