Dal consiglio municipale alla commissione cultura. La riapertura di villa Farinacci nel quartiere Casal de' Pazzi tiene banco negli uffici del parlamentino IV. Questa mattina in via Tiburtina 1163 presente anche la sovrintendenza perché il bene per alcuni aspetti è "vincolato".

Le prime rimostranze per la riapertura di Villa Farinacci risalgono all'anno 2013 quando gli attivisti della Lista Marchini lanciarono la petizione "Riprendi...Amo ci Villa Farinacci". Qualche tempo dopo, nell'aprile del 2015 dagli stessi anche un appello all'allora sindaco di Roma Ignazio Marino per chiederne la riapertura. Nello stesso anno l'inziativa della consigliera Annarita Leobruni che per sensibilizzare le istituzioni ha promosso il sit in "Se non dentro fuori, #villafarinaccilibera" durante il quale i partecipanti hanno letto pagine di libri dinanzi ai cancelli chiusi. Nel luglio di quest'anno, il gruppo dem in consiglio municipale, di cui fa parte la stessa Leobruni, ha presentato un'interrogazione all'assessore alla cultura del parlamentino IV per conoscere tempistiche e modalità. E' ancora la volta della Lista Marchini che, dai banchi del consiglio municipale, presenta un ordine del giorno, poi approvato all'unanimità, con cui si chiede alla presidente del Municipio e alla Giunta targata movimento cinque stelle di impegnarsi presso la sindaca Raggi e l'assessore capitolino per conoscere le intenzioni dell'amministrazione. 

Intanto, questa mattina nei locali di via Tiburtina 1163 si è riunita la commissione cultura. "Durante l'incontro anche la sovrintendenza - spiega Giorgio Trabucco della Lista Marchini - perché il bene è vincolato per alcuni aspetti". Sulle intenzioni dell'amministrazione municipale Roberta Della Casa, minisindaca del Tiburtino a RomaToday: "Sto programmando un sopralluogo e spero di coinvolgere l'assessore capitolino, la questione è stata anche affrontata in commissione sport e cultura del municipio". Aggiunge: "Per ora Villa Farinacci è in carico alla sovrintendenza, ma è possibile un passaggio di consegne se pur con un vincolo sui progetti realizzabili. Ci sono delle pertinenze municipali che vanno comunque valutate - conclude - Dopo aver visionato l'immobile e fatto il punto con Roma Capitale si potrà parlare di altro".