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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ponte Mammolo Casal de Pazzi / Via di Casal dei Pazzi

Mammut in consiglio municipale: "Al nostro quartiere serve attenzione"

Il consiglio del 12 ottobre ha approvato il documento presentato dal comitato Mammut con cui i membri chiedono, tra le altre cose, il riconoscimento della loro attività

I membri del Comitato Mammut del quartiere Casal de' Pazzi "invadono le istituzioni" per chiedere il riconoscimento delle loro attività, il confronto con l'amministrazione per i progetti inerenti il quartiere e interventi di manutenzione su edifici scolastici e strade. Così nella giornata del 5 ottobre, il Comitato Mammut ha interrotto il consiglio municipale di Roma IV, nella successiva assemblea municipale dello scorso 12 ottobre, poi, il consiglio ha approvato il documento che il comitato ha presentato.

IL COMITATO MAMMUT - Il Comitato Mammut nasce il 25 Aprile del 2015 nel quartiere di Casal dè Pazzi – Ponte Mammolo, nel quadrante Nord-Est di Roma. La nascita del Comitato si inserisce in un momento potenzialmente esplosivo per la condizione di degrado e abbandono in cui versava l’area del Parco di via Cicogna, in particolare quella adiacente il campetto di via Pio Briziarelli. Consapevoli dell’inutilità della ricerca del caprio espiatorio, il Comitato ha saputo costruire, a partire da quell’episodio, percorsi di partecipazione dal basso per la riqualificazione dell’area e il miglioramento delle condizioni del quartiere. Da un anno e mezzo il campetto viene manutenuto e reso fruibile ai ragazzi del quartiere dal Comitato, senza fondi, finanzamenti o appartentamenti politici. Quello spazio, nel tempo, è diventato un punto di riferimento per grandi e piccoli delle zone limitrofe che, al pari di altre periferie romane, difettano di spazi di socialità e cultura. Forte di quest’esperienza, il Comitato si è attivato anche su altre criticità del territorio, come la mancanza di manutenzione del verde pubblico e delle case popolari, le morosità delle case ATER, la presenza di topi all’interno del complesso scolastico di via Palombini. Numerose sono state le collaborazioni proprio con le scuole del quartiere, con cui si sono svolte gite tematiche e lezioni di storia legate al territorio. Non ultimi i due splendidi murales donati, gratuitamente, al Comitato ed al quartiere dal famoso artista BLU in via Ciciliano e in via Palombini, che hanno dato un tocco di colore al grigio della periferia.

"Non siamo un’istituzione né tantomeno vogliamo esserlo - fanno sapere - pretendiamo, però, che realtà locali come il Comitato e gli abitanti del quartiere siano interlocutori fondamentali nelle decisioni sul territorio. A partire proprio dal Parco Cicogna e dal campo di via Briziarelli: il Comitato non ha nessuna intenzione di appropriarsene né tantomeno di privatizzarli, ma si batterà affinché quello spazio verde sia di proprietà pubblica e non bersaglio di speculazioni".

E con orgoglio annunciano: "Il Consiglio Municipale del 12 Ottobre, dopo un'infinita bagarre, ha votato favorevolmente il documento che avevamo presentato, ed in particolare le nostre rivedicazioni, una presa di posizione formale, da parte del Municipio, che riconosca l’attività del Comitato e il suo ruolo di tutela dell’area; un’informazione dettagliata sulla gestione, la manutenzione e I progetti sul Parco di via Cicogna e il campetto di via Pio Briziarelli, lo stato dell’arte della raccolta differenziata e degli interventi di manutenzione dei complessi scolastici  e del manto stradale, il confronto continuo col Comitato in merito agli interventi ed ai progetti da attuare nel quartiere".

Così concludono: "Si tratta, dunque, di un primo riconoscimento del lavoro svolto dal Comitato fino ad ora e del suo ruolo all'interno del quartiere - aggiungono - Siamo consapevoli, tuttavia, del fatto che questo tipo di approvazioni siano fini a sè stesse se non seguite da un'attenta vigilanza dal basso dei cittadini. Vedremo in futuro se a questi passaggi politici seguiranno dei fatti concreti. Nel frattempo, continueremo a fare quello per cui siamo nati e che abbiamo sempre fatto, ovvero migliorare la nostra periferia con percorsi di partecipazione attiva ed azione diretta".

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