I lavoratori Ma.Ca srl ancora senza stipendio: durante il sit in arriva la notizia del licenziamento
Dopo l'annuncio un "parapiglia" generale sedato poi dall'intervento delle forze dell'ordine
Continua la protesta dei lavoratori della Ma.Ca. srl che nella mattina di ieri, prima nei locali dell'ospedale Sandro Pertini, poi su via dei Monti Tiburtini, hanno manifestato tutta la rabbia di chi la mattina va al lavoro e non viene pagato. Attimi concitati con spiacevoli conseguenze e un nulla di fatto: i lavoratori sono ancora in attesa del pagamento del mese di agosto.
Sono in fermento dallo scorso 19 settembre. I lavoratori dell'azienda Ma.Ca. srl che opera nel settore delle pulizie e della sanificazione degli ambienti ospedalieri denunciano a gran voce il mancato pagamento dello stipendio del mese di agosto. Del resto è dal mese di gennaio che i loro compensi arrivano con increscioso ritardo provocando anche la sospensione del mutuo per alcune lavoratrici. Ragazze madri, donne single, separate e casi di monoreddito. Sono loro i protagonisti di una vicenda che diventa di giorno in giorno più spiacevole.
Nella mattina di ieri, martedì 27 aprile, un nutrito gruppo di lavoratori della Ma.Ca. srl ha dato il via ad un'assemblea sindacale nei locali dell'ospedale del Municipio Roma IV, il Sandro Pertini. Poi l'assemblea si è trasformata in protesta anche con l'occupazione dell'attigua via dei Monti Tiburtini. Successivamente i lavoratori sono stati ricevuti dalla direzione sanitaria dell'ospedale ma proprio in questo frangente è arrivata una comunicazione. "Abbiamo dovuto interrompere l'incontro - spiega Alessandro Pullara, sindacalista Cobas - perché ci hanno avvisato che i capisquadra stavano annunciando il licenziamento ai lavoratori rimasti in protesta all'ingresso dell'ospedale". Nello specifico spiega: "Ai lavoratori impegnati nel turno di mattina è stato detto che sarebbero stati licenziati, a quelli impiegati nel turno del pomeriggio che sarebbe inziato di lì a breve che erano stati già sostituiti".
Dopo l'annuncio un "parapiglia" generale sedato poi dall'intervento delle forze dell'ordine. "Siamo riusciti a scongiurare il licenziamento - spiega ancora Pullara - ma tre lavoratrici si sono sentite male e una di loro è ancora ricoverata presso l'ospedale stesso". A questo poi il sindacalista aggiunge: "Denunciamo l'atteggiamento arrogante e minatorio dell'azienda che comunicava verbalmente il licenziamento delle persone impegnate nel sit in".
Intanto la protesta non si ferma. Per il girono 10 ottobre è infatti indetto uno sciopero per tutto il turno di lavoro dalle sigle Cobas lavoro privato e Usb.
