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Pietralata Casal Bruciato / Via Diego Angeli

Dopo lo sgombero dell'Arci di via Diego Angeli: "Ora legalità e bandi"

Il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico commentano lo sgombero dell'Arci di via Diego Angeli. Da martedì il quartiere ha perso anche lo sportello anti violenza

Nella mattina di martedì i sigilli all'Arci di via Diego Angeli nel quartiere Casal Bruciato. Uno sgombero che ha lasciato nello sconforto molti degli abitanti del quartiere che hanno sempre visto in questa struttura un punto di aggregazione oltre che di assistenza. All'indomani dello sgombero anche i commenti politici del partito democratico e del Movimento Cinque Stelle.

PARTITO DEMOCRATICO: "Un altro duro colpo alle realtà associative e culturali del territorio, nell'assordante silenzio della maggioranza a Cinque Stelle del Municipio, che, seppur prontamente intervenuta sul posto, non è riuscita ad evitare questa ingiustizia", ha dichiarato Emiliano Sciascia, ex presidente del parlamentino IV e ora tra i banchi dell'opposizione come consigliere Pd. Sullo sgombero della scorsa mattina quindi: "Un altro immobile comunale viene sgomberato in assenza di un piano di bandi trasparenti per riaffidarlo, con il rischio che possa essere occupato ed essere definitivamente sottratto al bene comune". Nei giorni scorsi: "Avevamo anche chiesto, in un recente consiglio municipale, alla maggioranza di intervenire a sostegno di queste realtà associative del Municipio, che rischiano lo sgombero forzoso e che rappresentano, in molti casi, un presidio fondamentale sia sotto il profilo culturale che sociale, proprio come è capitato per il centro anti violenza di Casal Bruciato". Per evitare che l'immobile resti vuoto e che venga occupato: "Non sostengo che si debba fare una sanatoria a chi ha maturato debiti, anzi andrebbe fatta una transazione, per cui intanto si capisce la natura del debito e si capisce come rientrarne in possesso e nel frattempo fare bandi trasparenti per la nuova concessione, in maniera tale che l'immobile non resti vuoto per un lungo periodo di tempo". Infine conclude: "Ad oggi il comune non ha alcuna idea di come riassegnare gli immobili sgomberati e questo significa che possono essere occupati da chissá chi, sottraendoli per sempre al bene comune".

MOVIMENTO CINQUE STELLE - E' la presidente Roberta Della Casa a spiegare: "Purtroppo mio malgrado il dipartimento non ha avvertito il territorio, l'abbiamo appreso la mattina stessa dai cittadini. Alcuni dei nostri rappresentanti municipali si sono recati anche sul posto per capire cosa stesse accadendo". A questo aggiunge: "Non conosciamo lo stato dei fatti, l'associazione era in sfratto, conosciamo il suo operato sul territorio e sappiamo che si tratta di una realtà positiva". Così puntualizza: "Siamo per la legalità, lontani da un comportamento di abusivismo". Poi incalza: "Mi indispettisce il comportamento che il dipartimento ha avuto nei confronti dell'ente territoriale, ci dovrebbe essere comunicazione, avrebbero dovuto mettere a conoscenza dei fatti il Municipio". Su quanto sarebbe stato possibile fare, Della Casa precisa: "Sarebbe bastata anche una proroga momentanea per acquisire i fatti, si sarebbero potute trovare altre soluzioni, ad esempio si può pensare di portare avanti dei progetti con il Municipio, la struttura offriva un servizio di sportello anti violenza che qui manca". Infine conclude: "Agiremo nella legalità e attraverso i bandi".

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