A Pietralata non si dorme più. Presidente Roberta Della Casa intervenga
Cara Roma Today,
ho sentito il bisogno di scrivere questa lettera per denunciare la situazione ormai invivibile che sono costretto a sopportare. Sono uno studente lavoratore e abito nel quartiere Tiburtina nei pressi di Largo beltramelli a ridosso di una strada poco trafficata e isolata. Lavorando e studiando cerco di approfittare di ogni ora della mia giornata libera dal lavoro per studiare e quindi il mio tempo, e soprattutto il silenzio, è assai prezioso. Cerco di organizzare la mia giornata e approfittare di ogni momento che ho libero per riposare o studiare.
Purtroppo la calma e la pace di cui ho goduto finora non esistono più da due mesi a questa parte da quando cioe' hanno aperto un locale proprio vicino alla mia abitazione, un tempo il mio piccolo angolo di tranquillità immerso nel caos della metropoli. Inizialmente preso dai miei impegni lavorativi ho preso la questione sottogamba minimizzando il problema ma ormai la situazione è diventata insostenibile. Continui schiamazzi e musica alta sono all'ordine del giorno e si protraggono ben al di là degli orari di chiusura e dell'umano buon senso. Tutto nella mia vita è cambiato, dal banale esseri costretti ad alzare e non di poco il volume del televisore per riuscire a sentire qualcosa a l'impossibilità di studiare nelle poche ore che ho a disposizione senza essere disturbato dal vociare, o addirittura a non potermi neanche concedere di andare a dormire senza sentire voci di sottofondo.
La strada a ridosso della quale abito ormai non è più la stessa. E dire che qui ci sono altri locali, c'è una radio autentica mascotte del quartiere. Insomma, non sono e non siamo bacchettoni. Uso il plurale perché nel quartiere sta montando una protesta e un'indignazione feroce. Durante la notte dal mio palazzo si levano urla di ogni tipo di persone giovani, capifamiglia, lavoratori e non che gridano e reclamano silenzio gli schiamazzi si placano per un po' ma poi riprendono uguali a prima nonostante il locale chiuda all'una. Non sapendo a chi rivolgermi ho deciso di scrivere questa lettera aperta sperando nel vostro aiuto e buon senso.
Spero che intervenga la presidente di municipio, Roberta Della Casa, persona che ho avuto modo di conoscere e che ritengo donna di straordinario buon senso. Auspico un intervento dei vigili urbani per verificare le dovute verifiche sugli schiamazzi e sulle autorizzazioni. I tavolini infatti sono inseriti in una via privata e non si capisce bene con quale logica sia stata rilasciata l'autorizzazione.
Segnalazione di Salvatore M.