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Migranti in via del Frantoio, il Municipio chiede un tavolo tecnico e un progetto di integrazione

Il consiglio ha respinto i documenti presentati dalle destre municipali approvando senza distinguo l'impostazione politica della maggioranza

E' stato approvato all'unanimità dei presenti l'ordine del giorno sul centro migranti in via del Frantoio nel quartiere Tiburtino III, che a partire dallo scorso 15 ottobre ha aperto le porte per l'accoglienza dei profughi provenienti dalla tendopoli allestita alla stazione Tiburtina.  

A rendere nota la linea del Municipio è il consigliere Nicolò Corrado, anche presidente della commissione ambiente: "Con l'assenza solo di Lista Civica per Marino e Gruppo Misto, il consiglio ha respinto i documenti presentati dalle destre municipali (PDL, FDI, M5S) approvando senza distinguo l'impostazione politica della maggioranza (PD, SEL) a partire dal titolo del documento, l'unico documento, di 4, a parlare di 'Migranti' e non dispregiativamente di 'Immigrati'". 

L'ordine del giorno ha ricordato che 'secondo le norme direttive un richiedente asilo ha diritto a cibo, soccorso e ospitalità in un centro di accoglienza' e che 'nel solo anno 2015 alla data del 31 agosto, secondo i dati Onu, 2500 migranti sono annegati nel mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le cose europee' e che 'il Lazio ospita circa il 9% delle 98.632 presenze attualmente in Italia'. Così, il consiglio del Municipio IV ha impegnato il presidente e gli assessori in una serie di aspetti. 

Tra questi 'ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché le varie criticità presenti nel territorio di Tiburtino III vengano affrontate e risolte per dare ai cittadini sicurezza e decoro negli spazi urbani del proprio quartiere'.  

Inoltre, il consiglio del Municipio IV ha chiesto l'apertura di un tavolo tecnico. Nell'ordine del giorno infatti si legge 'un tavolo tecnico che abbia come obiettivo dei propri lavoro l'individuazione di una possibile diversa soluzione condivisa con l'istituzione municipale e più idonea all'accoglienza ed integrazione di queste persone nonché una più equa ripartizione su tutto il territorio comunale e non solo nelle periferie cittadine dei migranti da accogliere in città".

Sì è discusso anche di integrazione, quindi. Infatti il documento riporta: "I locali di via del Frantoio il periodo interessato dalla gestione dell'emergenza migranti siano un presidio sanitario di Croce Rossa aperto H 24 alla cittadinanza del quartiere e - in merito all'integrazione -  ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché venga costruito e condiviso con i cittadini del quartiere un progetto di vera integrazione volto alla valorizzazione di eventuali competenze dei migranti ospitati che potrebbero essere inseriti ad esempio in percorsi caratterizzati da attività di manutenzione e cura degli spazi pubblici del quartiere".

Nell'ordine del giorno votato all'unanimità si pensa anche al 'post-emergenza'. Il consiglio municipale, infatti, chiede che le strutture di via del Frantoio, siano destinate esclusivamente alla realizzazione del progetto del centro polivalente di servizi per la scuola per l'infanzia e l'adolescenza". 

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