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Colli Aniene Colli Aniene / Viale Battista Bardanzellu

Sì, "La felicità è un sistema complesso" ma a Colli Aniene basta un Cinema per essere felici

Sciascia sulla mancanza di sale nel IV municipio: "La soluzione potrebbe essere quella di aprire delle sale cinematografiche in spazi pubblici"

Una palestra gremita quella del liceo Benedetto Croce del quartiere Colli Aniene che nella serata di ieri, 25 novembre, ha accolto con manifesto entusiasmo l'iniziativa promossa dal Cinema America. Diverse centinaia le persone che hanno assistito all'anteprima del film "La felicità è un sistema complesso". Un'iniziativa questa che richiama un problema molto sentito nei territori del municipio IV, rappresentato, appunto dall'assenza di sale cinematografiche.

"La felicità è un sistema complesso", il Cinema America conquista Colli Aniene

Alla proiezione dell'anteprima su un maxi schermo montato proprio nei grandi locali della palestra, anche il regista Gianni Zanasi e l'attore Giuseppe Battiston, emozionati soprattutto dalla partecipazione considerevole di quanti sono intervenuti all'anteprima gratutita del film che sarà nelle sale a partire dal 26 novembre. Assente, invece, il protagonista Valerio Mastandrea. In platea anche Emiliano Sciascia, presidente del Municipio IV e la preside del liceo Emilia D'Aponte che si è detta entusiasta dell'iniziativa proposta alla scuola dai ragazzi del Cinema America occupato.  

L'evento rientra nel progetto di più ampio respiro, organizzato dal cinema America, quello cioè "degli schermi che da pirata diventano erranti e viaggeranno nelle palestre delle scuole la notte trasformandole in un cinema" come dichiarano gli organizzatori prima della proiezione. Centinaia e centinaia le persone intervenute, così tante che il regista Gianni Zanasi ha esordito "Sembra di stare in California negli anni '60, a vedervi forse i film bisognerebbe iniziare a proiettarli nelle palestre". Un evento, dunque, che pone l'attenzione sull'assenza di sale cinematografiche all'interno del Municipio IV. Ad oggi, infatti, l'unica sala aperta è quella di un cinema a luci rosse. "

"Sono iniziative come questa che ci consentono di catalizzare l'attenzione sul problema legato alla mancanza di sale cinematografiche", asserisce Emiliano Sciascia, minisindaco del IV. "Non solo - continua - ci consentono anche di sollecitare il Comune di Roma ad aprire gli occhi su un tema da noi molto sentito". Già perché come spiega ancora Sciascia, nel Municipio IV non solo non ci sono sale cinematografiche ma neppure sale teatrali publiche. "Due fattori, questi che messi insieme danneggiano il territorio sia da un punto di vista ludico che culturale", commenta ancora Emiliano Sciascia.

Sul potere dell'amministrazione municipale in merito a questo tipo di problematica, il minisindaco spiega: "Stiamo cercando di individuare strumenti urbanistici per capire se esistono possibilità di riattivare il Tristal, la sala cinematografica privata chiusa da qualche anno ma è anche vero che se non c'è volonta da parte dei privati diventa difficile", prosegue. "Quindi - continua - anche la funzione di sollecitare i privati per costruire opportunità migliori dal punto di vista economico rispetto a quelle abbandonate".

Intanto, la soluzione ideale ci sarebbe: "Potrebbe essere quella di aprire delle sale cinematografiche in spazi pubblici, per noi sarebbe l'ideale, ma ad oggi questa possibilità non c'è e quindi anche l'apporto pubblico non ha peso".

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