Casal Bruciato: al via lo smantellamento del cocomeraro Zeppetto, si chiude un’era su via Tiburtina
Le operazioni consistono nello smantellamento del chiosco e nella pulizia dell'area
Sono iniziate nella giornata di giovedì le operazioni di smantellamento del manufatto di via Tiburtina che per anni è stata la postazione di “Zeppetto”, uno tra i più famosi cocomerari della Capitale. Giunge così l’epilogo per un’icona della città dopo quasi messo secolo di storia.
Dal 1973 ad oggi, la vicenda di Zeppetto e l’esposto al TAR
Augusto Proietti aveva aperto il chiosco poi noto come “Zeppetto” nel 1973 e da quell’anno era diventato un luogo di aggregazione non solo per gli abitanti di via Tiburtina ma anche dell’intera città. Alla sua morte e a quella del figlio Romolo, la licenza era stata acquisita da Lucia, sua figlia che tiene le redini dell’attività fino ai mesi scorsi, fino a quando la licenza le viene revocata. Immediata la mobilitazione della famiglia Troisi e di molti cittadini che avviano una petizione, indirizzata tra gli altri alla sindaca Raggi, a Berlusconi, Salvini, Di Maio e Meloni. Non solo, anche un esposto al TAR per salvare l’attività.
Lucia Proietti: “Ho sempre pagato”
“Mi danno della morosa ma ho sempre pagato il suolo pubblico, ogni anno - raccontava Lucia al nostro giornale mostrando i bollettini del pagamento - In più mi accusano di abuso edilizio assurdo visto che il chiosco in questione è mobile e non certo in muratura”. IL VIDEO
Perché la chiusura di Zeppetto?
A seguito di controlli effettuati da parte degli uffici amministrativi e dagli agenti della polizia locale, l’attività di Zeppetto è stata dichiarata decaduta e ha perso la licenza ad esercitare “Sia per violazioni riscontrate come gli abusi edilizi della struttura che invece di essere banco mobile è stato trasformato in un posto fisso senza nessuna autorizzazione, e sia per una serie di morosità accertate dall’ufficio commercio” replicava ai nostri taccuini Daniela Giuliani, assessora al commercio della giunta Della Casa.
A partire da giovedì e per tutta la giornata di venerdì ci saranno operazioni di rimozione e pulizia dell’area: lo spazio resterà poi vuoto.