Casal Bruciato al freddo, termosifoni accesi solo quattro ore al giorno (di sera)
Termosifoni accesi dalle ore 18.00 alle ore 22.00 nelle case del Comune di via Smith e nel resto del quartiere
“Sono accesi da martedì ma solo per 3 o 4 ore al giorno e poi? Dobbiamo morire di freddo?”. È questo quello che si chiedono i cittadini di Casal Bruciato che abitano nelle case del Comune di via Tommaso Smith. “Ogni anno la storia di ripete, qua ci sono otto scale e 32 appartamenti per scala, siamo in tanti, tantissimi a vivere questa condizione” hanno aggiunto.
Scoppia la rabbia dei cittadini (e siamo solo a novembre)
Nello stabile che costeggia la piazza centrale del quartiere Casal Bruciato la caldaia è centralizzata e tutti gli appartamenti subiscono lo stesso trattamento. Con il freddo (appena iniziato) già scoppia la rabbia dei cittadini che però quasi rassegnati commentano: “Ormai siamo abituati, la storia si ripete ogni anno” hanno detto al nostro giornale. Già perché Casal Bruciato in passato è stato anche teatro di numerose proteste quando i termosifoni sono stati accesi con settimane di ritardo e con temperature ancora più basse.
Dal Municipio spiegano: "Il tempo aumenterà quando le temperature si abbasseranno"
Abbiamo raggiunto Andrea Mariotti, assessore al patrimonio del Municipio IV che ha spiegato: “Fino a che le temperature saranno queste anche gli orari di accensione non muteranno – ha detto sottolineando che le accensioni dipendono dal dipartimento – Con l’abbassamento delle temperature, invece, si il Dipartimento procederà a nuovi orari”. Intanto di quanto dovranno abbassarsi le temperature prima che i cittadini possano avere per più ore al giorno il riscaldamento in casa non è dato sapere.
La polemica: "Succede questo qua non si ha una programmazione"
Immediata la polemica del PD che ha puntualizzato: “Le ore di accensione sono poche, i cittadini di Casal Bruciato come tutti quelli che vivono nelle case del Comune nell’intera città devono patire il freddo come tutti gli anni – ha detto Massimiliano Umberti, capogruppo PD – Del resto quando non c’è una programmazione non si può sperare in altro”.