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Casal Bruciato Casal Bruciato / Via Diego Angeli

Casal Bruciato: i riscaldamenti si accendono, ma non per tutti. Al freddo ancora 70 famiglie

Sono stati ripristinati i riscaldamenti in via Diego Angeli al civico 147. Restano al freddo 70 famiglie dello stabile accanto, il 147 in attesa della sostituzione della caldaia

Prima lo spurgo, poi la sanificazione infine la messa in funzione della caldaia. Succede al civico 145 di via Diego Angeli del quartiere Casal Bruciato. Le famiglie che abitano al civico 147 però restano ancora al freddo in attesa della sostituzione della caldaia. Gli inquilini: "Tutto questo è merito dei cittadini".

DALLA PROTESTA ALLA SANIFICAZIONE - Era il 17 novembre scorso quando gli inquilini delle case del Comune di via Diego Angeli inscenarono una vera e propria rivolta, bloccando la strada con i cassonetti dei rifiuti. Un gesto dettato sì dalla disperazione di chi vive al freddo e al gelo a causa di problemi legati all'ostruzione delle fogne e al conseguente malfunzionamento delle caldaie ma anche dall'esasperazione. Già perché prima del 17 novembre gli inquilini avevano più volte sollecitato gli uffici municipali senza il riscontro sperato.

E' Elena Pinsone, residente in via Diego Angeli, a raccontare le peripezie che gli inquilini hanno subito in questi mesi e di come la costanza e la determinazione li abbia poi portati, oggi, ad ottenere dei risultati concreti.

"Nel mese di settembre un forte odore di melma inondava la nostra zona tanto da costringerci a tenere gli infissi chiusi a causa dell'ostruzione delle fognature - spiega Pinsone - così abbiamo allertato il Municipio che però nonostante la disponibilità dimostrata non aveva i soldi necessari per procedere con gli interventi". E così aggiunge: "Ci siamo autotassati, con due euro a famiglia, e abbiamo chiamato a nostre spese l'autospurgo, successivamente in seguito ad un sopralluogo è emerso che le caldaie erano danneggiate". Da qui altri solleciti fino alla vigilia della protesta: "Abbiamo chiamato in Municipio anticipando che avremmo dato luogo a una protesta". E così arriviamo al 17 novembre, giorno della rivolta. "In pochissimo tempo sono arrivate le forze dell'ordine - prosegue Pinsone - e un ringraziamento particolare è rivolto proprio al vice questore del commissariato Sant'Ippolito che è rimasta con noi tutto il giorno fino a quando non sono arrivati i tecnici". Dopo una prima sanificazione perà le piogge hanno allagato di nuovo le caldaie e quindi il problema è tornato.

LA RIATTIVAZIONE DELLE CALDAIE - "Abbiamo poi contattato il pronto intervento fognature che ha proceduto allo spurgo nella giornata di mercoledì, venerdì è stata fatta la sanificazione e sabato i tecnici hanno lavorato per l'intera giornata affinchè fosse ripristinata la caldaia del 145". In uno dei due stabili quindi i riscaldamenti sono accesi, restano al freddo circa 70 famiglie dei civico 147 dove "La caldaia - prosegue Pinsone - era troppo danneggiata da non poter essere ripristinata, siamo in attesa di una nuova caldaia che sarà installata la prossima settimana".

"Il merito è dei cittadini", conclude Pinsone. Sono in tanti però a voler "mettere il cappello" su quella che resta una battaglia dei cittadini, che poi nei fatti resta il riconoscimento di un sacrosanto diritto, quindi, poca cosa di cui vantarsi per la politica territoriale.

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