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Casal Bertone Casal Bertone / Via Galla Placidia

Chiude il centro Studi Microcitemia: dopo 60 anni stop al punto di riferimento nella Regione Lazio

Antonio Amato, responsabile del centro studi Microcitemia: "La chiusura del centro non è una resa, è bene che i cittadini sappiano che siamo sul campo e cercheremo di recuperare il nostro servizio nel modo migliore per una diagnostica di eccellenza"

Stanze vuote, apprecchiature imballate, sacchetti di immondizia, computer spenti, macchinari fuori uso. E' questa la situzione del centro studi microcitemia di via Galla Placidia, nel quartiere Casal Bertone, alla vigilia della chiusura. Dopo 60 anni di attività, il punto di riferimento della Regione, e non solo, per la lotta contro le microcitemia, domani 31 luglio chiude i battenti. Fondato nel 1954 dal professor Silvestroni e la dottoressa Bianco, direttrice del centro fino all'anno 2000, centro studi microcitemia chiude per non aver ricevuto i consueti finanziamenti dalla Regione Lazio.

Una chiusura questa che oltre a decretare il licenziamento di 23 dipendenti e una decina di collaboratori esterni, ha assistito nel corso degli anni tanti pazienti che, oggi, senza assistenza, si trovano allo sbando. E' con voce commossa e triste che il dott. Antonio Amato, responsabile della struttura, fa un bilancio dell'attività svolta negli ultimi anni. "Un bilancio insuperabile quello del centro studi, abbiamo ridotto del 93% la cessazione dell'incidenza di talassemia tra la popolazione italiana e anche su quella immigrata, nell'ultimo anno, abbiamo ottenuto l'azzeramento" - dichiara il responsabile del centro. Risultati e numeri che, però, pare non siano stati sufficienti a cambiare le carte in tavola, nonostante la petizione di oltre 5800 firme consegnate al presidente della Regione Lazio, Nicola ZIngaretti. 

Dal 1 agosto anche i telefoni saranno staccati. "Ai nostri pazienti abbiamo lasciato le mail, è sempre operativa la pagina facebook per comunicazioni e per poter interagire con noi - spiega Amato - tutto quello che possiamo gestire a distanza sarà gestito". E sulle intenzioni di un prossimo futuro, Amato annuncia: "La chiusura del centro non è una resa, è bene che i cittadini sappiamo che siamo sul campo e cercheremo di recuperare il nsotro servizio nel modo migliore per una diagnostica di eccellenza". 

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