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San Giovanni: senza manutenzione "il modello Albalonga" non funziona più

La riduzione delle carreggiate, la creazione di un parcheggio centrale e l'aumento delle preferenziali sono potenzialmente "soluzioni perfette" per la mobilità di via Albalonga. Ma per i residenti "bisogna prendersene cura"

Il Comandante del Gruppo di Polizia Locale Appio ha scritto ai cittadini che si erano lamentati delle condizioni in cui versa via Albalonga. La strada, dopo gli interventi tesi a migliorarne la percorrenza, rischia di tornare a soffrire dei vecchi problemi. In particolare degrado e sosta selvaggia sembrano inficiare il lavoro svolto.

GLI INTERVENTI REALIZZATI - "La problematica di Via Albalonga è ben nota alla dirigenza di questa U.O. - scrive il Comandante Botta - in quanto agli atti è presente un fascicolo da circa 10 anni. Lo scrivente poco dopo l'insediamento, 16 gennaio 2014, ha proposto ed ottenuto una diversa soluzione mediante la realizzazione di modeste opere di superficie nonchè la realizzazione di un parcheggio centrale per i veicoli a due ruote: soluzione che è sotto gli occhi di tutti e si è dimostrata decisiva per il miglioramento della circolazione stradale". 

LE RESPONSABILITA' - Ci sono altre questioni che il Comandante Botta affronta nella lettera di risposta dei cittadini. "Finita la sperimentazione – sottolinea il dirigente di Polizia -  questo Comando ha richiesto la sistemazione con opere definitive". Richiesta che non è stata evidentemente accolta. Si fa inoltre notare, visto le segnalazioni relative alla sporcizia, che "la pulizia del parcheggio è di competenza AMA". In relazione al problema della sosta selvaggia, si evidenzia come "attualmente Piazza Re di Roma sia presidiata da una nostra pattuglia che deve effettuare anche altri compiti d'istituto".

IL MODELLO ALBALONGA - I Cittadini Piazza Re di Roma hanno replicato. "Come  all’epoca disse il Comandante Clemente, questo di via Albalonga doveva essere un modello esportabile. Riflettiamoci bene: 200 mt di strada che prima era un inferno è tornata ad essere civile. Sappiamo benissimo che ridurre le carreggiate, creare parcheggio e aumentare le preferenziali sono le tre soluzioni perfette per far funzionare la mobilità di questa sciagurata città – osserva il Comitato locale – ma se poi l'opera non viene manutenuta, controllata, curata, non solo il progetto non funziona più, ma i cittadini cominciano a farsi l'idea che non sia una buona soluzione". Un paradosso tuttavia risolvibile. Prima ancora che sostituire i new jersey di plastica con strutture permanenti, cosa di cui è competente un Dipartimento capitolino, bisogna pensare alla gestione dell'esistente. Ed è esattamente quello che i residenti chiedono.

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