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Venerdì, 19 Aprile 2024
San Giovanni Appio Latino / Via dell'Almone

Marciapiedi colabrodo all'Appio Latino: via dell'Almone è off limits per i pedoni

Pochi marciapiedi, laddove presenti, del tutto impraticabili. Per i pedoni, percorrere via dell'Almone in sicurezza, rappresenta un'utopia. Eppure è una strada molto frequentata. Ma è pericolosa anche per i ciclisti, costretti a pedalare tra le auto

Per i pedoni ed i cicilisti, percorrere via dell'Almone, può rappresentare un'impresa davvero complicata. La strada, linea di confine tra i municipi VII e VIII, è infatti particolarmente insicura: Lo è, a causa della condizione in cui versano i marciapiedi. Da un lato c'è il parco della Caffarella, dall'altro quegli autodemolitori di cui, oltre 650 cittadini, hanno chiesto la delocalizzazione. C'è anche il parco della Fonte Egeria, o come amano chiamarla i romani, "dell'acqua santa". In definitiva, si tratta di una strada molto transitata, ma esclusivamente da automobili o in generale dai veicoli a motore.

OFF LIMITS PER I PEDONI - I marcipiedi raramente si trovano sui due lati di via dell'Almone. Nella maggior parte del suo percorso, la strada  può vantarne soltanto uno. Si tratta di brevi tratti, che poi si interrompono, per apparire sul versante opposto della carreggiata. Basterebbe questo a renderli inutilizzabili. C'è dell'altro. La totale assenza di manutenzione, fa sì che i rami degli alberi siano molto bassi, cosa che costringe il pedone a camminare stando piegato. A terra poi, abbiamo osservato una distesa ininterrotta di erbacce, rifiuti e rovi. A questo poi, si aggiungono ulteriori barriere create dagli arredi urbani.C'è una palina dell'autobus, che è stata sistemata a 10 centimetri dal lampione stradale. Una scelta che non migliora di certo la fruzione del marciapiede. Resta poi da chiedersi come sia possibile raggiungerla, se non camminando pericolosamente in mezzo alla strada.

PISTE CICLABILI E MARCIAPIEDI - Eppure, sistemare via dell'Almone, creerebbe molti benefici. Dal punto di vista dei ciclisti, ad esempio, la strada, insieme a via dell'Arco di Travertino, rappresenta l'unico punto "scoperto" del percorso ciclabile che partendo dalla Caffarella, conduce fino al Parco degli Acquedotti. Per questo servirebbe metterla in sicurezza, magari creando un'apposita pista da riservare alla biciclette. Per farlo, bisognerebbe probabilmente allargare la carreggiata. Soluzione complicata, anche se non impossibile, visto che buona parte delle aziende aziende lì presenti, sorgono su aree comunali date in concessione ai privati. Nell'immediato comunque, resta da risolvere la questione dei marciapiedi. E non è di poco conto.

I marciapiedi impraticabili di via dell'Almone

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