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Caffarella: il fiume Almone rischia l’esondazione

Le canne, spezzate dal vento, hanno formato una diga. Ed ora il “fiume sacro” rischia di esondare, se non si interviene per tempo

Il destino del fiume Almone, ritenuto sacro dagli antichi Romani, continua a rappresentare un problema. Evidentemente, il disagio, non è rappresentato dal torrente in sé, che scorre placidamente prima di immettersi nel Tevere, all’altezza del Gazometro. Il vero problema è la scarsissima attenzione cui il fiume Almone sembra essere destinato.

L'ATTENZIONE PER L'ALMONE - Più volte, i residenti e le varie associazioni a vario titolo impegnate nella salvaguardia della Caffarella, ne hanno descritto il grave inquinamento cui è soggetto. La materia, è divenuta anche oggetto d’un interessante volume, presentato mesi fa durante un partecipatissimo incontro al Liceo Augusto. Da ultimo, il fiume Almone è divenuto oggetto di un’interrogazione presentata in Campidoglio da parte del Movimento 5 Stelle che, con questa, ha cercato di far luce sugli eventuali sversamenti che ne minacciano costantemente la salute.

LA NECESSARIA MANUTENZIONE - Oggi, invece, il Comitato Caffarella dalla propria pagina facebook e con l’eloquente immagine che riprendiamo, ha posto un’importante questione : “ Ecco l'Almone intasato per l'alluvione della scorsa settimana. Per pulirlo si aspetta che esondi?” si chiede l’amministratore del gruppo.  In attesa di conoscere i risultati dell’interrogazione presentata in Campidoglio, vale la pena di continuare ad investire tempo e risorse in un fiume verso il quale, i romani di ogni epoca, hanno mostrato un sincero attaccamento.

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