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Arco di Travertino Appio Latino / Via Anzio

Arco di Travertino: un giardino attrezzato dai residenti è abbandonato all’incuria

In una zona carente di servizi e spazi aggregativi, un giardinetto che i residenti avevano sistemato con tavoli e sedie, è abbandonato al degrado

Via Anzio è una strada che si immette su via Tuscolana, poco prima di passare sotto gli archi dell’Acquedotto Felice. Come la parallela via Demetriade, si caratterizza per un disordinato sviluppo urbanistico. A ridosso di aree dal notevole valore archeologico, infatti, non è raro trovare autorimesse e sfasciacarrozze, che si susseguono, su via Demetriade, senza soluzione di continuità fino a via Appia. Percorrendo quella zona, una grossa recinzione metallica, su via Anzio, ha attirato la nostra attenzione.

Un cartello dell’ATAC indica l’impossibilità di accedervi ma dall’attiguo giardinetto, di cui diremo, è possibile vedere di cosa si tratti: una grossa area, a metà strada tra un parcheggio ed un “anomalo” spazio ludico. Per capirne qualcosa di più, abbiamo chiesto ad un residente, incontrato sul posto.  “Tutto questo terreno qua che si estende da via Anzio a via Demetriade – ci spiega – appartiene ad un privato. Quando io sono venuto ad abitare qui, nel ‘95, era libero ed accessibile, tant’è vero che i residenti vi avevano creato uno spazio per i bambini, con tanto di panchine, dissodando il terreno e ponendo una base di cemento”.

Quello che vediamo, tuttavia, non ricorda uno spazio per bambini. “Quattro o cinque anni fa – riprende la spiegazione l’abitante – sono cominciati i lavori per fare una presa d’aria per la metropolitana e credo anche per consentire, in caso di necessità, ai Vigili del Fuoco di potervi scendere. Stiamo parlando della linea A tra Porta Furba e Arco di Travertino, poiché  qui siamo esattamente a metà percorso – puntalizza il cittadino - hanno espropriato anche la striscia attigua e recintato la parte dove hanno accesso alla metro. Il resto è ancora di questa proprietà che si è fatta lasciare come  recinzione, questi bandoni metallici che io credo che  l’ATAC, una volta terminati i lavori, avrebbe dovuto rimuovere per lasciare il classico recinto a rete. Ora, da circa un paio di mesi a questa parte, tutte le domeniche vengono qui a fare addestramento ai cani” e questo spiega la presenza di  un’area con attrezzi ludici decisamente non tradizionali.

Ma quello che ci colpisce maggiormente, è la presenza di una lunga striscia di giardino, tra l’area in questione ed una sorta di limitrofe autorimessa, che sembra del tutto abbandonata. CI sono ancora sedie, una poltroncina di vimini, un tavolo ed una panca realizzati artigianalmente con materiale di recupero. Lasciati a marcire tra l’erba alta e i rottami dell’autorimessa confinante, la cui recinzione ha ceduto. “Credo che anche quest’area  - ci spiega il residente, indicando il giardinetto  - sia sempre della stessa proprietà. La sensazione, dato l’abbandono e le sterpaglie è che non siano interessati a riqualificarla. In fondo a questa striscia di prato, poco visibile, c’è anche un casaletto dove qualche anno fa andavano a dormire i senzatetto” ci segnala il cittadino, a voler rafforzare il concetto che si tratti di un’area degradata. Quello che però più impressiona, è che qualcuno, immaginiamo i residenti stessi, avessero provato a riqualificarla.

“Qua in zona Arco di Travertino – riprende l’abitante -  come punti d’aggregazione non c’è niente. Bisogna arrivare, che io sappia, alla fermata di Lucio Sestio per trovare un centro anziani, ma siamo già  in un altro municipio”.  Peccato, perché forse, anche soltanto potando le piante e creando un gazebo, il giardinetto potrebbe tornare ad assolvere a questa funzione.

Il Giardino abbandonato di via Anzio

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