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Appio Latino Appio Latino / Via Paolo Paruta

Alberone: dietro ogni cassonetto c'è un piccolo universo di degrado

Le strade interne del quartiere, si presentano come tante microdiscariche, originate da un ricco campionario di comportamenti errati. Dal rovistaggio all'abbandono di rifiuti ingombranti, passando per gli sporadici interventi delle squadre Ama. Il risultato è un costante degrado

Nelle strade limitrofe a quelle dove da trent’anni si svolge il mercato rionale dell’Alberone, ci sono tante microdiscariche. Il problema  non è nuovo, poiché l’abbandono di rifiuti ingombranti, nel quartiere, è una triste realtà. Anche se a corrente alternata, mobili, sacchetti con materiale edile e semplici buste d’immondizia, fanno spesso la loro comparsa nelle vie del quartiere.

L'ORIGINE DEL DEGRADO - Sul gruppo facebook “Appio-Tuscolano” un residente ha fotografato alcuni cassonetti. Si trovano in via Paolo Paruta, una parallela interna a Circonvallazione Appia. La quantità ed il tipo di rifiuti che sono stati abbandonati lì, dà agio a molte ipotesi, circa la loro provenienza. C’è chi li imputa al lavoro di qualche zelante rovistatore. Chi invece ritiene la responsabiità sia delle squadre di spazzini dell’Ama, che secondo i residenti latitano in zona. E c’è ancora chi pensa che ci sia lo zampino di qualche pigro residente che, pur trovando i cassonetti pieni, preferisce gettare in terra il proprio pattume, piuttosto che farsi un giro dell’isolato.

UN COMODO BERSAGLIO - A ben vedere però, nelle vie confinanti, la situazione è troppo differente. I cassonetti, soprattutto quelli di plastica e  carta, sembrano spesso troppo traboccanti. Vero è che, in più di un’occasione, qualche automobilista ha parcheggiato la propria vettura proprio a fianco dei secchioni, impedendo di fatto il lavoro degli operatori Ama. Ci sono però situazioni che tendono a ripetersi come in via Antonio degli Effetti, stradina perpendicolare a via Paruta e vicinissima al Mercato. Qui, dietro ai cassonetti e sotto le finestre delle case, tendono a concentrarsi gli sforzi di molti incivili.

UN CALEIDOSCOPIO DI RIFIUTI - In passato vi hanno gettato di tutto, dalle carcasse degli scooter, ai frigoriferi. Da almeno una settimana invece, hanno fatto la loro apparizione tre schermi a tubo catodico, completamente smontati. Ormai è difficile persino capire se si trattava di monitor del PC o semplici televisori. Nei giorni precedenti erano presenti anche un ventilatore a piantana ed alcuni piccoli mobili da cucina, probabilmente recuperati da qualche rovistatore. Per non far mancare nulla a questo caleidoscopio di rifuti, va segnalato infine il malcostume di lasciare il cibo in strada. Probabilmente il comportamento nasce per  la malriposta speranza di nutrire qualche felino. A trarne beneficio invece è solo l'immagine degradata di un quartiere dove, l'assenza di decoro, assume le forme più disparate.

Alberone: i rifiuti in strada

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