rotate-mobile
Appio Latino Appio Latino / Via dell'Almone

Autodemolitori via dell’Almone: si teme l’ennesima proroga

La Comunità territoriale del VII Municipio esprime preoccupazione per la possibile proroga che potrebbe consentire agli autodemolitori preseni enll’area del Parco Regionale, di restare al loro posto

Nella memoria collettiva, l’incendio che nel 2009 coinvolse alcuni sfasciacarrozze in via dell’Almone, è ancora fresca. In rete si trovano fotografie risalenti a quell’episodio. Vi si nota un’enorme colonna di fumo, particolarmente impressionante perché sviluppatasi a ridosso del Parco della Caffarella.

LA POSSIBILE PROROGA - Da quel momento, molti residenti hanno denunciato una certa preoccupazione per la permanenza di quegli “sfasciacarrozze”, cosìvicini ad uno dei polmoni verdi più apprezzati della Capitale. Il timore è stato fatto proprio dalle realtà che compongono la rete territoriale del Municipio VII che, in queste ore, sono tornate sull’argomento. “Il prossimo 30 giugno scadrà il termine previsto dalla Delibera di Giunta Comunale n. 181/2014 che aveva prorogato per un anno la presenza degli autodemolitori. Dall’Assessorato Comunale all’Ambiente non si registrano segnali positivi, la Comunità del VII Municipio teme quindi che si arrivi a una nuova proroga: la quindicesima”.

UN'AREA DI PREGIO - Ovviamente, l’attenzione della Comunità Territoriale è rivolta a quelli presenti nel Municipio. Dunque, in particolare, agli autodemolitori che, ricorda Maurizio Battisti, “si trovano all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica in un’area di pregio, con preesistenze archeologiche, a poche decine di metri dalla fonte dell’Egeria”. Per questo si chiede  all’assessore Estella Marino che “non si arrivi a un nuovo inaccettabile rinvio, ma s’inizi la delocalizzazione a cominciare dagli sfasci di Via dell’Almone”.

L'APPELLO ALLA GIUNTA MARINO - Lo scorso anno, grazie all'interessamento Commissione Ambiente del Campidoglio, lo spostamento di questi sfasciacarrozze sembrò sul punto di concretizzarsi. Non fu così, ed anzi venne concesso loro di rimanere per un altro anno, nonostante “Il Piano Territoriale Paesistico dell’Appia Antica e della Caffarella  - ricorda la Comunità Territoriale - preveda la delocalizzazione di questi impianti”.  Difronte all'inerzia dell'Assemblea Capitolina, i residenti tornano a rivolgere un appello direttamente all'Assessore all'Ambiente, affinchè si provveda con un trasferimento per quattordici volte già rimandato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Autodemolitori via dell’Almone: si teme l’ennesima proroga

RomaToday è in caricamento