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Prodotti agricoli, a bando sette postazioni di vendita: scoppia la polemica nel XV municipio

Via Flaminia 872 ha pubblicato l'avviso per l'assegnazione di sette stalli fuori mercato: in ballo concessioni per dieci anni. Mori (FdI): "Apertura buste insieme ad urne è atteggiamento pericoloso"

Sono sette i posteggi stagionali fuori mercato, destinati alla vendita di prodotti agricoli invernali ed estivi, che il Municipio XV ha messo a bando: posti sparsi nel territorio del Quindicesimo dal Fleming a Labaro passando per Vigna Clara. 

La concessione per chi la otterrà avrà una durata di dieci anni e il periodo di occupazione di suolo pubblico autorizzato avrà validità dal 1 maggio al 30 ottobre per i prodotti estivi e dal 1 ottobre al 31 marzo per i prodotti invernali. La domanda di partecipazione al bando dovrà pervenire entro le ore 12 del 23 maggio 2016. Un avviso destinato esclusivamente a imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti al Registro delle Imprese e in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività commerciale.  

“Ringrazio la Commissione Commercio del Municipio Roma XV e il suo Presidente Alessandro Pica per il lavoro che ha portato alla stesura di questo bando, che per la prima volta interessa il nostro territorio. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso l’adozione di atti amministrativi ufficiali e formali per l’assegnazione di aree pubbliche" - ha detto il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, dando notizia della pubblicazione del bando. 

Ma sulla questione è subito polemica. A criticare duramente l'operato del minisindaco del Roma Nord è Giorgio Mori di Fratelli d'Italia che sulla vicenda sottolinea le due questioni tanto scottanti da farlo sentire assirittura "profondamente indignato". 

Da un lato il bando, secondo l'esponente del partito di Giorgia Meloni, sarebbe tardivo in quanto la scadenza del 23 maggio impedirà ai produttori di lavorare si per molti mesi ma non da subito, ossia dal 1 maggio: "Questa è la conferma dell’inadeguatezza della Giunta Torquati che ancora una volta crea un grave danno a chi lavora e ai segmenti più fragili del tessuto sociale. La motivazione è evidente. Il profondo personalismo del Presidente, che non ha un assessore al commercio da quasi due anni, ha visto accentrare su di lui molte, troppe, competenze che non è riuscito a gestire con efficacia" - sostiene Mori. 

Ma la critica è severa anche sotto un altro profilo: "La Giunta Torquati si segnala anche per la profonda continuità con la precedente amministrazione facendo pubblicare un altro bando, l’ennesimo, dopo quelli del parcheggio di Ponte Milvio e dell’immobile di Via del Podismo, che vedrà l’apertura delle buste e l’affidamento del servizio proprio durante l’apertura delle urne di voto a Roma e nel Municipio. Il presidente che dichiarava che sarebbe stata 'tutta un’altra storia' - prosegue Mori - ha invece dimostrato, coi fatti, di prendere a modello politico proprio il suo 'predecessore' che, come lui, non si fidava di nessuno: accentratore e elicitante. Questi atteggiamenti non sono virtuosi perchè determinano, nella maggior parte dei casi - non usa mezzi termini il dirigente di FdI - 'clientelismo e voto di scambio'."
 

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