Vigna Clara-Valle Aurelia, la "metro" è ancora un miraggio: "Colpa della folle burocrazia"
Il TAR blocca la riattivazione, nuova mobilitazione a Roma Nord: "Aprite collegamento fondamentale"
La linea Vigna Clara-Valle Aurelia resta un miraggio: a fermare i treni tra Roma Nord e Valle Aurelia, quindi metro A e Ostiense, una nuova sentenza del TAR che, accogliendo il ricorso di una clinica privata e un condominio del Fleming, ha bloccato la riattivazione della tratta.
Il TAR ferma i treni tra Vigna Clara e Valle Aurelia
La sentenza, scaturita dallo studio approfondito di un organismo verificatore sulle vicende storiche e sui lavori effettuati sulla linea dormiente degli anni '90, sottolinea "apparente assenza di qualsivoglia atto autorizzativo per la realizzazione dell’opera, sin dal 1990 e, a cascata, fino ai progetti di riattivazione della linea del 2015", puntando anche l'attenzione sulla "sussistenza di rischi per gli abitati limitrofi, e quindi di possibili danni, per quanto attiene agli effetti vibrazionali ed alla tenuta statica degli edifici, derivanti dal passaggio dei treni".
Una vera e propria tegola per coloro che vedevano nella data del 10 giugno 2018 il traguardo raggiunto: il primo treno, dopo quei pochi passati durante i Mondiali del '90, tra Vigna Clara e Valle Aurelia.
Nulla da fare, bisognerà ancora attendere. Così per la riattivazione della linea, importante per la mobilità di Roma Nord e fondamentale per giungere alla chiusura dell'anello ferroviario, cresce la mobilitazione.
Linea Vigna Clara-Valle Aurelia, "opera che grida vendetta": attesa dal '90 e bloccata dai ricorsi
La mobilitazione di Un Anello per Roma
A lanciare un nuovo sit in il Comitato "Un Anello per Roma" che ha dato appuntamento a tutti i cittadini interessati il 21 aprile alle ore 11 in piazza Diodati, proprio davanti la stazione Vigna Clara.
Una mobilitazione, più che di protesta, volta a spiegare le "ombre" della sentenza e soprattutto i prossimi passi da compiere affinchè nei prossimi mesi la linea possa essere riattivata.
"La sentenza del TAR è salomonica. Da quel che sappiamo RFI continuerà a fare simulazioni, programma di esercizio e studi sperimentali: le prescrizioni imposte dai giudici, che andranno seguite, non escludono tali facoltà. Sono in corso trattative per interpretare una sentenza che appare oscura" - ha spiegato a RomaToday Stefano Testi del Comitato.
La campagna sperimentale di RFI
"Attivare daccapo e secondo le leggi oggi vigenti, tutti i necessari procedimenti di verifica di impatto ambientale", come scrivono i giudici del TAR, spetterà alle amministrazioni competenti, mentre RFI dovrà provvedere ad effettuare una "nuova e più approfondita campagna sperimentale” sulle condizioni di esercizio.
Nulla dunque sembra essere perduto, sono solo i tempi di entrata in funzione che si allungano. Ancora una volta.
La speranza di Roma Nord
"Questa sulla Vigna Clara-valle Aurelia è una lotta infinita, ma speriamo che la linea possa divenire realtà al più presto: sappiamo - ha concluso Testi - che non sarà sicuramente il 10 giugno, ma magari entro l'anno".
Roma Nord torna dunque a reclamare la sua "metro": "Superate le formalità burocratiche e tecniche diamo il via a quest'opera per troppo tempo bloccata dalla folle burocrazia".