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Corso Francia, attraversamenti folli e selfie nel vuoto: dove i teen di Roma nord sfidano la morte

A Corso Francia la tragedia non insegna, l'attraversamento è selvaggio. Poco più in là, su Ponte Flaminio, in molti si scattano foto ad alto rischio dalle balaustre esterne

La tragedia di Corso Francia, con il terribile investimento nel quale hanno perso la vita Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli colpite dall’auto di Pietro Genovese, non sembrerebbe aver insegnato nulla. Mentre le indagini su quanto accaduto nella notte tra il 21 e 22 dicembre sono ancora in corso, sullo stradone di Roma nord l’attraversamento resta selvaggio.

Corso Francia: attraversamento spericolato

Per fretta o per incoscienza lo fanno in tanti: uno sguardo alle vetture in arrivo in un senso e nell’altro, poi la corsa verso l’altra parte della strada. Qualcuno azzarda addirittura lo scavalcamento del guard rail e la breve sosta al centro tra le due carreggiate. Non c’è distinzione generazionale: lo fanno adulti scesi dal bus e ragazzini.

Una pratica folle, secondo qualcuno, un semaforo ambiguo secondo l'avvocato della famiglia di Camilla Romagnoli che lo voluto scrivere anche al Pm nel procedimento dell'incidente stradale mortale. 

Il video degli adolescenti che corrono su Corso Francia

Da giorni nelle chat dei genitori di Fleming, Vigna Clara e Ponte Milvio gira un video che ritrae due adolescenti correre da una parte all’altra di Corso Francia, all’altezza del Mc Donald’s. Quattro corsie, due per senso di marcia, attraversate trottando: con sprezzo del pericolo ed incoscienza.

Il tutto mentre sul ponte della Tangenziale lo striscione ricorda “Gaia e Camilla sempre con noi” e i mazzi di fiori portati da amici, parenti e semplici passanti invadono il lato di Corso Francia. 

I teen di Roma nord: “Il giochino di Corso Francia? Non esiste”

Ma tra gli adolescenti c’è qualcuno che ha voglia di parlare. “Quello che è successo a Camilla e Gaia è terribile. Non è vero però che a Corso Francia esiste il giochino di attraversare con il semaforo rosso, almeno noi non ne abbiamo mai sentito parlare” – ci dicono Giulia e Sofia (nomi di fantasia ndr.) sedute al tavolino esterno del Mc Donald’s. Loro le due ragazze uccise nello schianto di Corso Francia non le conoscevano, ma tra gli adolescenti di quella tragedia si parla e si discute. 

“Abbiamo visto anche il video di quei due che attraversano correndo. E’ vero lo fanno in tanti ma sfide social o cose simili non c’entrano. E’ solo stupidità, incoscienza. Magari lo hanno fatto adesso che è Natale e le macchine sono poche” – aggiunge Filippo appoggiato alla sua minicar fuori dal parcheggio del fast food.

“Cosa c’entrano Instagram e Tik Tok vari? Capita di attraversare in modo non corretto: succede qui a Corso Francia come giù a Ponte Milvio, magari pure a Trastevere” – commenta Lorenzo, appena 16enne. 

Ponte Flaminio: selfie nel vuoto

A poca distanza da Corso Francia c’è invece Ponte Flaminio, dove gli adolescenti di Roma nord e non solo sfidano la sorte

Decine i selfie nel vuoto realizzati dalle balaustre esterne che danno direttamente sul Tevere: sullo sfondo tramonto, raggi di sole riflessi nel fiume o le luci della notte. Scatti, questi sì, che finiscono sui social. Almeno oggi. 

Ponte Flaminio: sospesi nel vuoto su Instagram

Ma questa pratica, a Roma nord, è cosa antica. Negli anni '90 non c'era volontà di apparire: solo il desiderio di sentirsi coraggiosi, sporgendosi nel vuoto e camminando su quei cornicioni che sembrano attirare generazioni. 

Oggi su Ponte Flaminio ci si sporge al limite per provare un brivido, sperare in più like e trovare l'angolazione perfetta per ricevere il plauso dei follower. Il tutto correndo rischi enormi. Perché nessuno pensa di poter morire. 

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