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Il Gran Teatro a rischio chiusura definitiva: "Silenzio istituzioni imbarazzante"

Il contenzioso tra Grandi Teatri Srl e Municipio XV ha decretato lo stop alle attività. Sabatini: "Si rischia di perdere riferimento di grande valenza artistica e culturale"

Da due settimane il Gran Teatro ha sospeso le proprie attività artistiche. Alla base dello stop il contenzioso con il Municipio XV che - secondo quanto riportato dall’Amministratore di Grandi Teatri Srl, Giuseppe Viggiano - avrebbe intimato il pagamento di una indennità di occupazione di suolo pubblico "su parametri  palesemente errati  e già formalmente contestati".

A spiegare le motivazioni di via Flaminia 872 era stato il minisindaco Torquati che, proprio sulle colonne di RomaToday, aveva parlato di un architrave autorizzativo, risalente al 2011, che non sarebbe riuscito a sciogliere alcuni nodi, urbanistici e patrimoniali, ora venuti al pettine. Occupazioni di suolo pubblico che si rinnovano di sei mesi in sei mesi, e dunque temporanee, per un'attività che pure è palesemente stabile; le questioni legate alla centralità di Saxa Rubra prevista come nodo di scambio e quelle relative ad un'area comunale pubblica concessa ma mai messa a bando. 

Questi alcuni degli aspetti che stanno bloccando il Gran Teatro "con - accusano dalla Società - gravissimi danni economici e finanziari, oltre alla perdita di lavoro di numerose persone".

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale, Daniele Sabatini, che - rimproverando alle istituzioni "un imbarazzante silenzio" - ha sottolineato come il cortocircuito tra privati, Municipio XV e Comune, potrebbe far perdere al territorio di Roma e del Lazio "un punto riferimento importante, di grande valenza artistica e culturale, impedendo a tanti cittadini, non solo della nostra regione, di poter fruire dell’offerta di una struttura che ha registrato migliaia e migliaia di presenze".

A preoccupare poi anche le gravi ripercussioni sull’occupazione diretta e indotta che ruota intorno al Gran Teatro. A fronte di tutto ciò l'appello di Sabatini ai privati e alle istituzioni coinvolte "affinché affrontino seriamente le problematiche emerse e operino nella direzione di individuare, nel rispetto della legalità, una soluzione positiva per salvaguardare il Gran Teatro e scongiurare conseguenze dannose per i lavoratori e l’economia del territorio”.

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