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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Campi rom, gestione in scadenza per il River: "Se non chiude denunceremo Comune"

Il 30 giugno scade il servizio di gestione per il campo di Tenuta Piccirilli, FdI sferra l'attacco al Campidoglio: "Impossibile proroga a coop che ha presentato progetto inidoneo"

Il servizio di gestione del Camping River, attualmente affidato in regime di prolungamento tecnico alla cooperativa Isola Verde, scadrà il prossimo 30 giugno e il futuro delle 120 famiglie rom ospiti nel campo di via della Tenuta Piccirilli è ancora del tutto incerto. 

L'unica offerta in risposta al bando per il reperimento di un'area attrezzata che potesse accogliere quelle 400 persone, inoltrata proprio da Isola Verde, è stata ritenuta inidonea e così a meno di dieci giorni da quel fatidico 30 giugno di indicazioni ufficiali non ve ne sono.

L'impressione è che le 120 famiglie del River rimarranno ancora nella struttura di Prima Porta con modalità di gestione e costi tutti da definire: questa la soluzione temporanea che, allungando i tempi per l'organizzazione, permetterebbe di inserire il Camping River tra i primi campi nomadi, con La Barbuta e La Monachina, nei quali applicare il "piano rom" voluto dal Campidoglio

Ma c'è già chi si oppone a tale ipotesi. "Alcune settimane fa il Dipartimento delle Politiche Sociali del Campidoglio dichiarava ‘inidonea’ la proposta della Coop Isolaverde che aveva presentato domanda in relazione ‘al reperimento di un’area attrezzata per accoglienza e soggiorno di 120 famiglie di etnia rom e per l’affidamento in gestione del servizio’. Dal momento però che l’ente era gestore del servizio in essere al momento della decisione e che tale ente era l’unico che aveva partecipato alla procedura aperta, il Dipartimento ha contestualmente dichiarato la contestuale chiusura del Roman River a far partire dalla data del 30 giugno prossimo. Da quel giorno - hanno scritto in una nota Fabrizio Ghera capogruppo di FdI in Campidoglio e Giorgio Mori, responsabile del Dipartimento Immigrazione Roma - abitanti del campo hanno preso in assedio Via Merulana e il Campidoglio contestando questa decisione di chiudere che, sarebbe ipocrita negarlo, è frutto della pressione civica, politica e giuridica esercitata dai cittadini che hanno raccolto ben 9000 firme e dalle opposizioni che avevano presentato esposto all’Anac, ottenendo, come confermano alcuni audio e video clandestini per lo più pubblicati dagli stessi abitanti del Roman River, alcune promesse dall’assessore Baldassarre che avrebbe garantito loro che non saranno mandati via il 30 giugno. Più recentemente - hanno proseguito i due di Fratelli d'Italia - anche il presidente del XV Municipio, Simonelli, ha mostrato una certa implicita apertura alla possibilità di una proroga tecnica per il servizio in gestione alla Coop Isolaverde". 

"Vale la pena precisare però che il servizio, come emerge proprio dalla nota del Dipartimento Politiche Sociali, è già adesso, e lo è da anni, affidato in proroga tecnica alla stessa coop che ha presentato un progetto ritenuto dallo stesso Dipartimento inidoneo a gestire quel servizio" - sottolineano Ghera e Mori. 

Da qui le rimostranze di Fratelli d'Italia che il 30 giugno vorrebbe il River chiuso e se ciò non dovesse avvenire la denuncia nei confronti del Comune sembra essere già pronta. "Se il 1 luglio prossimo, dopo anni di proroghe tecniche, ma stavolta contro il parere stesso del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, si dovesse tenere in piedi questo servizio e il campo di cui è prevista la gestione, il Comune dovrebbe assumersene la responsabilità sia davanti all’Autorità Giudiziaria a seguito di denuncia per ‘omissione di atti di ufficio’ che davanti alla Corte dei Conti per i fondi illegittimamente spesi”.
 

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